(C.Bott.) 23 maggio 1992, ore 16.58, la data e l’ora della strage di Capaci. La mafia uccide il magistrato Giovanni Falcone. Con lui trovano la morte la moglie Francvesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Neppure due mesi dopo, il 19 luglio, alle 16.45 ecco la strage di via D’Amelio a Palermo: davanti al numero civico 21 esplode una Fiat 126 contenente circa 90 chilogrammi di Semtex-H, uccidendo il magistrato Paolo Borsellino assieme ai cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio),Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Nel palazzo abitavano Maria Pia Lepanto e Rita Borsellino, rispettivamente madre e sorella del giudice.
L’agente sopravvissuto, Antonio Vullo, descrisse così l’esplosione: “Il giudice e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, io ero rimasto alla guida, stavo facendo manovra, stavo parcheggiando l’auto che era alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l’inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L’onda d’urto mi ha sbalzato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c’erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto”.
Al balcone del municipio di Mandello Lario per tutta la giornata di oggi, mercoledì 19 luglio, rimarrà esposto lo striscione con la fotografia dei due magistrati uccisi dalla mafia, nello stesso modo e a distanza di soli 57 giorni uno dall’altro.
“Per conoscere e approfondire la figura del giudice Borsellino e il suo spessore morale - afferma l’assessore comunale alla Cultura e all’istruzione, Doriana Pachera - mi sento di consigliare alcuni film che si possono proporre anche ai ragazzi per far conoscere loro momenti drammatici della nostra storia recente: Paolo Borsellino - I 57 giorni, di Alberto Negrin, Paolo Borsellino di Gianluca Tavarelli ed Era d’estate, film del 2015 di Fiorella Infascelli, oltre al documentario Le parole di Borsellino. Alcuni sono disponibili sulla piattaforma RaiPlay, dove è anche possibile reperire interessanti interviste”.
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