05 giugno 2023

Un amico: “Ciao Massimo, spero che ora tu possa ritrovare la pace incontrando il tuo caro papà”

 
Gli è stato amico, anzi gli è amico. Con lui ha condiviso la passione per il gioco del calcio e ora che lui non c’è più Luciano Andreotti ricorda con questi pensieri Massimo Pomi, morto a Mandello Lario all’età di 50 anni dopo una lunga quanto coraggiosa battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica.

“Quando ho appreso che Massimo ci aveva lasciato sono rimasto senza parole. Ho poi incontrato amici sinceri che portavano l’ultimo saluto a questo sfortunato ragazzo che anche nella pesante malattia aveva dentro di sé una incredibile voglia di vivere.

Massimo Pomi (accosciato, terzo da sinistra) con la squadra Ragazzi del Lecco e la fascia di capitano.
 
Credo sia stato un esempio per molti di noi, essendo passato da una vita normale - con molte soddisfazioni anche per la famiglia che si era saputo creare, oltre che per gli ottimi risultati conseguiti con sacrificio nello sport - a una vita di sofferenze.
Aveva militato in molte squadre partendo da Mandello, Lecco e non soltanto e aveva giocato per qualche anno con la Primavera dell’Inter, dove si era fatto molto apprezzare per le sue capacità e qualità. Poi lo stop imposto da questa terribile malattia che lo accompagnava da più di 10 anni.
Credo non gli sia stato semplice affrontarla, ma lui da autentico guerriero la combatteva con una gran voglia di vivere. Sì, ci ha insegnato molto e purtroppo la sfortuna si è accanita su di lui. Ora spero che riesca a ritrovare la pace incontrando il suo caro papà. Ciao Massimo, che la terra ti sia lieve”.
Luciano
 
Massimo Pomi premiato al campo sportivo di Mandello Lario da Little Tony.

 

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