(C.Bott.) Giù il sipario! E’ l’emozione il
sentimento prevalente alla scuola dell’infanzia di Crebbio. E all’ultimo atto
di quella che per la frazione di Abbadia Lariana ha rappresentato una vera e
propria istituzione - accanto alla consapevolezza di poter contare su una
struttura a misura di bambino, con proposte didattiche apprezzate e con l’ambiente circostante ad assumere a
sua volta il ruolo di “educatore” - nessun “interprete” ha voluto mancare.
In
scena c’erano naturalmente i piccoli alunni, ieri sera al saggio di fine anno
scolastico. Poi c’erano i genitori, i nonni e altri familiari. Tutti attenti e
tutti ad applaudire la storia raccontata in un percorso itinerante che ha
portato bimbi e adulti dalla scuola fino all’orto-laboratorio che per anni ha
fatto a sua volta da scommessa educativa (vinta ogni volta, inutile
aggiungerlo) dell’asilo di Crebbio.
Erano
le api le protagoniste della “rappresentazione” guidata dalla maestra
Francesca, per l’occasione nel ruolo di attenta regista. Sì, le api e il loro
lavoro instancabile quanto preziosissimo, a volte minacciato dall’uomo
e dalle sue azioni insensate. Uno spettacolo semplice e tuttavia curato in ogni
dettaglio, quello rappresentato dagli alunni, capace di trasmettere messaggi di
speranza partendo dalla consapevolezza che è importante prendersi cura di tutti
e di tutto, dunque non soltanto delle persone ma anche dell’ambiente, della
natura e in generale di ciò che ci circonda.
“Avrò
cura di te” era in effetti, non a caso, il messaggio dominante. E quello delle
api, capaci di prendersi cura una dell’altra, soltanto un capitolo di una
storia costruita nel corso dell’intero anno scolastico.
Poi,
nel salone della scuola, la consegna a tutti i bimbi - da parte della maestra
Giovanna - di una coccarda con i loro autoritratti disegnati e ai più grandi, che
in settembre inizieranno il percorso alla scuola primaria, del diploma che
riporta un racconto tratto dalla raccolta di saggi, a sua volta
significativamente intitolata Avrà cura
di te, di Maria Loretta Giraldo e Nicoletta Bertelle.
Accanto,
un testo delle insegnanti. E’ stata Albina Mangioni, coordinatrice della
struttura scolastica, a leggerlo e recita: “Se ci pensi bene anche noi abbiamo
percorso un tratto di strada della nostra vita impegnandoci ad aver cura, a
prenderci a cuore il bene dell’altro, degli esseri viventi, del Creato.
L’abbiamo fatto insieme, un giorno dopo l’altro”.
E
ancora: “Ora è il momento di incontrare altri compagni di viaggio, ma continua
l’impegno della cura. Il futuro del pianeta, di tutto il Creato che ci è stato
affidato dipende da noi”.
Quindi
un canto finale, il “grazie” dei genitori ad Albina e alle maestre Francesca,
Giovanna e Anna e un ricco quanto squisito apericena preparato da Donatella e
Gabriella. Infine il congedo, sempre con l’emozione a prevalere.
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