In
occasione della ricorrenza del 120° anniversario della nascita del pittore Orlando
Sora, Villa Monastero propone ai visitatori - dal 1° giugno al 1° luglio - una
particolare mostra dedicata a questo artista, originario di Fano ma trasferito
a Lecco nel 1931 e qui rimasto fino alla morte, avvenuta nel 1981.
L’intento
dell’iniziativa, che apre il calendario delle mostre programmate per il 2023 a
Villa Monastero, è quello di ricordare la figura del pittore attraverso una
significativa serie di sedici dipinti eseguiti nel corso degli anni Venti e Trenta,
con qualche aggiunta posteriore, che ne illustra le straordinarie doti di
ritrattista che lo portarono a farsi conoscere e apprezzare dalla critica e dal
pubblico.
Grazie
alla generosità dei collezionisti, nel 2020 le raccolte del museo si sono
ampliate con quattro intensi ritratti di questo autore, esposti insieme a opere
di analogo soggetto, sempre di provenienza privata, inedite o raramente
presentate al pubblico.
Le
immagini presentate nella mostra raffigurano personaggi della famiglia di Sora insieme a composizioni dedicate alla Madonna con il Bambino, uno dei temi prediletti
dall’autore e spesso replicato, nelle quali il volto della Vergine è il
ritratto della moglie Matelda, cui si uniscono due scene familiari inedite e
alcuni ritratti.
Le
opere esposte vengono poste in relazione con i quattro quadri che rappresentano
persone appartenenti alla famiglia dell’architetto Wilhelm di Lecco
(1917-2008), con il quale Sora iniziò a lavorare nel 1951 e con cui strinse un’amicizia
profonda.
Tra
i lavori presenti si segnala la straordinaria Madonnina di Pescarenico eseguita
nel 1928 e recentemente rintracciata, la prima opera dedicata a questo tema
apparsa pubblicamente nella mostra dell’artista a Lecco, cui si legano le altre
due immagini dedicate al medesimo soggetto, tutte caratterizzate da una
raffinatissima stesura pittorica, pur eseguite in tempi diversi. Seguono le “Due
madri” e “Il rosario”, composizioni di grande impatto emotivo, cui si affianca
una serie di ritratti, che rivelano le grandi doti del pittore
nell’interpretare le fisionomie dei personaggi, colti sempre in pose quotidiane
e posti davanti a uno sfondo neutro, illuminati da una luce radente in
un’atmosfera diafana, con una preferenza per le tonalità bruno rosate.
La
mostra, curata dal conservatore Anna Ranzi, è allestita nello spazio espositivo
di Villa Monastero ed è visitabile negli orari di apertura della struttura.
“La
mostra si pone come un omaggio dovuto all’artista - commentano la presidente
della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann, e Fiorenza Albani, consigliere provinciale
con delega alla Cultura e al turismo - che ha contribuito a far conoscere il
nostro territorio anche al di fuori dei confini lecchesi. Un ringraziamento va
ai collezionisti, che seguono con attenzione il nostro impegno nella
valorizzazione di Villa Monastero e ai quali dobbiamo l’ampliamento delle
collezioni della Casa museo”.
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