“Il
sistema dei diritti televisivi vieta la proiezione sui maxischermi nelle
piazze. Abbiamo chiesto un’autorizzazione specifica per questa partita, ma l’anima
commerciale del calcio non contempla la voglia di stare insieme per tifare
la propria squadra anche quando la proposta arriva da una pubblica amministrazione.
Dopo un’attesa durata 50 anni, giochiamo una partita che per noi vale una
finale… mondiale. Avevamo proposto il maxischermo pensando fosse sufficiente
utilizzare il segnale del servizio pubblico (la partita verrà infatti trasmessa
da Rai 2, ndr). Invece sono pervenute
comunicazioni e diffide legali e ancora questa mattina la Lega Pro ha
negato l’autorizzazione a trasmettere la sfida di andata della finale playoff poiché
non è possibile superare i vincoli contrattuali esistenti”.
Il
Comune di Lecco spiega così la decisione obbligata di non allestire il
maxischermo alla Piccola per la partita di questa sera alle 21.30 tra Foggia e Lecco,
andata della finale playoff per la promozione in serie B.
“Nonostante
il nullaosta ricevuto dalla Rai, nonostante il segnale trasmesso in chiaro sul
servizio pubblico televisivo, nonostante tutte le spiegazioni che abbiamo
fornito per motivare un momento di festa e di tifo positivo - affermano gli
assessori Giovanni Cattaneo ed Emanuele Torri - la Lega Pro ha bloccato la proiezione.
Ringraziamo il presidente Matteo Marani e il suo staff per le spiegazioni che ci
hanno fornito, tuttavia resta aperto un vulnus nella gestione dei rapporti tra
le comunità locali e chi conduce il mondo del calcio”.
“C’è
l’amarezza di non poter vivere un momento collettivo di sostegno alla nostra
squadra - aggiungono - Resta la possibilità di seguire la partita attraverso i
pubblici esercizi che la proporranno questa sera. Nonostante questi vincoli
commerciali il sogno continua e tutta la città è pronta a gridare Forza Lecco”.
Per
chiarezza, riportiamo di seguito la ragioni del “blocco” espresse nella
lettera inviata questa mattina dalla Lega Pro.
I
diritti audiovisivi delle finali di playoff, in chiaro e in forma esclusiva, sono
stati oggetto di cessione, tramite procedura competitiva, alla Rai e il
contratto di cessione non prevede la possibilità, per l’assegnatario, di
trasmettere le immagini delle gare su maxischermo. Analoga previsione
contrattuale è inserita sia nel contratto di licenza con l’operatore della
comunicazione (Sky) che ha acquisito i diritti di trasmissione delle medesime
gare in criptato, sia nel contratto di distribuzione del Canale Serie C TV
(Eleven-Dazn) che prevede la trasmissione a pagamento su piattaforma OTT delle
gare ufficiali del campionato di serie C.
Alla
luce del quadro sopra delineato, appare chiaro come la Lega Pro non possa
autorizzare l’acquisizione del segnale Rai per la trasmissione della gara su
maxischermo, atteso che la messa in onda pregiudicherebbe i diritti di licenza
acquisiti da Sky e i diritti di distribuzione acquisti da Eleven-Dazn.
Per
quanto concerne, invece, la cessione dei diritti audiovisivi della gara, la
stessa non è, allo stato, più possibile in quanto le procedure di vendita sono
a evidenza pubblica e, comunque, sono state ultimate da tempo, tant’è che, lo
si ripete, i diritti di trasmissione in chiaro e criptato risultano già
assegnati.
Alla
luce di quanto sopra, la Lega Pro si vede pertanto costretta a confermare il
diniego di autorizzazione alla messa in onda della gara su maxischermo.
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