07 giugno 2023

Mandello Lario. Oggi alle 18 Rosangela Percoco racconta Fernanda Wittgens, eroina del Novecento

La scrittrice presenterà nella sala polifunzionale del Lido comunale il libro “L’Allodola” e il suo “A parte questo, tutto bene”

Rosangela Percoco
 
Nuova tappa del quinto Festival della letteratura oggi a Mandello Lario. Nella sala polifunzionale del Lido comunale (inizio alle ore 18) sarà ospite della rassegna organizzata dall’assessorato alla Cultura e all’istruzione la giornalista e scrittrice Rosangela Percoco. In caso di maltempo l’incontro si terrà presso la sala civica in via Dante a Molina.
Rosangela Percoco ha insegnato e lavorato come copy per alcuni personaggi dei fumetti e diretto il mensile Lupo Alberto. Conduce laboratori di scrittura creativa e autobiografica presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano e all’interno del Consorzio biblioteche. Ha pubblicato numerosi romanzi.
Al Festival della letteratura presenta due libri: L’Allodola (scritto con Giovanna Ginex) e A parte questo, tutto bene, entrambi editi da Salani.
Fernanda Wittgens è stata definita donna discreta, ma molto forte e determinata. Pur compiendo imprese titaniche ha evitato il clamore delle cronache, lavorando giorno e notte al servizio dell’arte, della bellezza e della libertà.

 
Nata nel 1903 da una famiglia di origini austro-ungheresi, Fernanda inizia come insegnante di liceo, fa la giornalista e nel 1928 entra alla Pinacoteca di Brera con la qualifica di operaia avventizia.
La dedizione instancabile le permette di diventare assistente del direttore, Ettore Modigliani, e di contribuire in maniera determinante alla crescita del museo. Rileva l’incarico del suo maestro quando questi viene rimosso per motivi razziali e diventa così la prima donna a ricoprire un ruolo tanto prestigioso.
Nei giorni bui dei bombardamenti su Milano fa di tutto per salvare le opere che le sono affidate, ma anche le vite di tanti ebrei. L’arresto per antifascismo e la condanna a quattro anni di carcere non soffocano il suo coraggio. Anzi, al termine del conflitto le sue energie sembrano essersi moltiplicate: tornata a Brera, combatte per ricostruire dalle macerie la Pinacoteca e renderla un museo vivente, punto di riferimento per la cultura internazionale.

 
Questo romanzo è il ritratto di una donna vulcanica, ostinata, controcorrente. E’ la storia vera di una combattente, un simbolo che non appartiene al passato ma al futuro.
Su Rai 1 lo scorso mese di gennaio è andato in onda il film Tv “Fernanda”, che ripercorre la vita di questa eroina del Novecento interpretata dall’attrice milanese Matilde Gioli.
A Mandello Rosangela Percoco presenterà come detto anche il suo ultimo libro A parte questo, tutto bene.
A volte basta poco per innescare un  bilancio della propria vita. Per Lucia, quel poco è una domanda del suo medico. “Come sta?”, le chiede mentre le prescrive una nuova combinazione di farmaci. Settantaquattro anni, un certo numero di patologie da tenere costantemente a bada e che le impediscono di uscire da casa, Lucia è forte eppure viene travolta da quella domanda. Come sta, a parte la condizione fisica? Cosa potrebbe dire di sé?
Le sue giornate sono riempite da un vortice di ricordi: quelli felici, che sono il tessuto della sua identità, ma anche quelli dolorosi, che sono il prezzo dell’esistenza. Il tempo  da vivere si accorcia e i progetti futuri si riducono, ma cercare la felicità non è mai un’eresia. E trovarla, giorno dopo giorno, non è un’impresa impossibile.

Daniela Padelli
 
Con tocco delicato e uno sguardo che mescola disincanto e dolcezza, Rosangela Percoco ha deciso di trattare un tema troppo spesso evitato dalla letteratura: la solitudine di chi invecchia e vede, intorno a sé, le cose cambiare. E ne approfitta per riflettere sul peso e sulla qualità delle relazioni che, fino alla fine, si possono sempre costruire.
A dialogare con lei sarà l’artista lecchese Daniela Padelli. E nella sala polifunzionale del Lido troveranno posto due sue opere che si ispirano all’opera del pittore Giovanni Boldini e che raffigurano donne di indubbio fascino e di raffinata eleganza, oltre a due quadri di Anna Silenzio, nativa di Bellano, in cui viene rappresenta e celebrata la bellezza senza veli della “donna moderna”.

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