Dal gruppo
politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e
pubblichiamo:
“…L’intero
progetto nel suo complesso doveva essere autorizzato da noi ma non risulta
depositata alcuna istanza di autorizzazione paesaggistica”. Finalmente qualcosa
si è mosso in merito agli scellerati lavori in corso sull’area del campeggio.
“Casa
Comune”, tra gli altri destinatari, ha ricevuto ieri la comunicazione formale
della Provincia di Lecco in forza della lettera a suo tempo inviata.
Da
mesi continuiamo a chiedere conto, più volte e pubblicamente, di quali siano le
ragioni di questa scelta incomprensibile (una nuova costruzione a lago
impattante da un punto di vista ambientale e paesaggistico e un’altra a monte
da costruire con più di 15 metri di altezza) che nulla aveva a che fare con la
tanto sbandierata “rigenerazione urbana” da parte del sindaco e della sua
maggioranza. Per non parlare della difesa a oltranza adottata dal principale
sodale del sindaco nella partita, il consigliere di Fratelli d’Italia Igor
Amadori.
Sia
Fasoli sia Amadori hanno imperversato, in tutto questo tempo, sui giornali e
sui social media per dire che tutto era regolare e in ordine, che l’interesse
privato non andava messo in discussione, che bisognava proseguire senza indugio
(era in voga il famoso “avanti tutta” di Fasoli su Facebook, con tanto di
tifoseria). Le risposte dei due “lorsignori” a chi tentava sia di opporre
critiche sia di formulare richieste di chiarimento erano all’insegna della
tracotanza e del dileggio. La peggior manifestazione, forse, di uso del potere
pubblico che si sia mai vista a Mandello!
Bene,
anzi no, malissimo. Dunque, ecco cosa scrive la Provincia nella parte più
incisiva della lettera in merito ai lavori dell’area campeggio: “…Verificato
che nella documentazione progettuale allegata agli atti sopra citati sono
rappresentate e descritte una serie di opere da eseguirsi sulle aree di demanio
lacuale (pontile, scale, opere di mitigazione a verde, setti murari); …verificato
che presso il Servizio pianificazione territoriale della Provincia di Lecco non
risulta depositata alcuna istanza di autorizzazione paesaggistica per interventi
sul demanio lacuale… si comunica che la competenza delle funzioni
amministrative per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica è
esclusivamente attribuita alla Provincia per tutti gli “interventi da
realizzarsi anche parzialmente nelle aree di demanio lacuale relativamente ai
laghi indicati nell’allegato A della presente legge” e, pertanto, l’intero
progetto nel suo complesso doveva essere autorizzato dallo scrivente Servizio
della Provincia di Lecco come da disposto normativo”.
Signor
Fasoli, alla luce di quanto sopra la invitiamo a rispondere pubblicamente a
queste tre domande:
1) Come
è possibile che lei non sapesse della mancanza della necessaria autorizzazione
paesaggistica provinciale? (A maggior ragione, considerato quanto scrive la
Provincia nella lettera citata… “richiamati i numerosi incontri tenutisi presso
gli uffici provinciali, alla presenza del Comune di Mandello Lario
rappresentato dal signor sindaco, dal segretario comunale e dal responsabile
dell’Ufficio tecnico comunale…)
2) Perché ha continuato a snobbare, per mesi, tutti i segnali di preoccupazione e critica seria provenienti da “Casa Comune”, dai cittadini e dalla comunità sulla inopportunità di questo intervento, privo di senso e misura e lesivo del paesaggio e dell’interesse pubblico?
3) Cosa l’ha indotta a difendere, a spada tratta, un simile progetto dichiarando che tutto era regolare e corretto quando invece ciò non corrisponde al vero?
2) Perché ha continuato a snobbare, per mesi, tutti i segnali di preoccupazione e critica seria provenienti da “Casa Comune”, dai cittadini e dalla comunità sulla inopportunità di questo intervento, privo di senso e misura e lesivo del paesaggio e dell’interesse pubblico?
3) Cosa l’ha indotta a difendere, a spada tratta, un simile progetto dichiarando che tutto era regolare e corretto quando invece ciò non corrisponde al vero?
Chiediamo
inoltre alla Giunta e alla maggioranza consiliare tutta se anche in una
situazione così grave e preoccupante osserveranno il solito silenzio di
corresponsabilità, oppure se troveranno il coraggio di esprimersi diversamente.
Attendiamo
fiduciosi la risposta alle nostre domande, signor Fasoli.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per
Mandello democratica”
si dimettano sindaco, segretario comunale e responsabile dell'ufficio tecnico.
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