10 giugno 2023

“Il Ragno silenzioso”, in un libro storia, pareti e imprese di Romano Perego, un gigante della Grigna

 
Quando un giovane appassionato di alpinismo, residente nel territorio di Lecco, si sente particolarmente dotato e ambisce entrare a far parte dei Ragni non deve far altro che presentare un adeguato curriculum di significative arrampicate che, una volta prese in esame, gli potranno consentire di venire ammesso nel gruppo della Grignetta.

E’ la straordinaria storia di uno di questi eccellenti alpinisti ad avere colpito Giorgio Spreafico, autore di Il Ragno silenzioso - Storia, pareti e imprese di Romano Perego un gigante della Grigna.
Spreafico è giornalista e scrittore che si è innamorato dell’alpinismo e che conosce ogni risvolto che riguardi la sua storia e i suoi protagonisti, specie se usciti dal leggendario vivaio della tradizione lecchese.
Romano Perego, il “Ragno silenzioso” anche a causa della sua innata modestia, non figura certamente tra i personaggi dell’alpinismo che hanno avuto pagine di volumi, riviste e quotidiani sportivi. Tutt’al più alcuni potranno forse ricordare di averlo visto nelle foto di gruppo e di aver trovato il suo nome nel racconto di quella strepitosa compagine che nel 1961, nella catena dell’Alaska, conquistò la vetta del McKinley, la montagna più fredda del pianeta escluso l’Antartide, lungo la grandiosa cresta al centro del suo inviolato sperone sulla parete Sud.
In un racconto dettagliato, preciso e spiritoso l’autore racchiude in quasi 450 pagine il notevole e travagliato percorso di questo alpinista che, alla fine, per le sue numerose e stupefacenti conquiste si colloca all’altezza di quei campioni indiscutibili dell’alpinismo di cui si conoscono vita, morte e miracoli.
Insieme a Perego, il volume fa inoltre incontrare al lettore un buon numero di altri alpinisti “silenziosi”, che praticamente entrano con lui a formare il quadro completo delle grandi conquiste alpinistiche sulle Alpi fissate negli ultimi cinquant’anni del secolo scorso. Molti di questi, infatti, gli sono stati compagni di cordata in tante sue arrampicate, dove assieme alla vittoria sono state sempre presenti sofferenze e disavventure che hanno talvolta rasentato il limite del dramma.
Questi suoi compagni, legati da profonda e sincera amicizia, entrano nel volume con una testimonianza accalorata, che contribuisce a far risaltare l’accattivante personalità di Romano Perego, l’alpinista che non ha mai pensato di sfruttare le sue conquiste per un vanto pubblico, al quale non era interessato.
Renato Frigerio

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