26 giugno 2023

Gli alpini al rifugio “Cazzaniga-Merlini” in Artavaggio per il campo scuola e il 70° raduno sezionale

Cerimonia di chiusura della "quattro giorni" organizzata dalle sezioni Ana di Lecco e Milano con trenta ragazze e ragazzi di terza media, prima e seconda superiore

 
In trecento, alpini e non soltanto, hanno partecipato ieri mattina alla cerimonia di chiusura del campo scuola organizzato dalle sezioni Ana di Lecco e Milano presso il rifugio “Cazzaniga-Merlini” ai Piani di Artavaggio, in concomitanza con il 70° raduno sezionale che tradizionalmente si svolge a fine giugno.
A salutare i trenta tra ragazze e ragazzi di terza media, prima e seconda superiore che hanno partecipato all’iniziativa c’erano i presidenti delle sezioni Ana di Lecco, Milano e Bergamo Emiliano Invernizzi, Valerio Fusar Imperatore e Giorgio Sonzogni.
Il campo scuola, iniziato giovedì 22 e che è seguito a quello tenuto a Villa Grugana di Calco a metà giugno, ha impegnato i giovanissimi in quattro intense giornate di vita in comune, proponendo escursioni e arrampicate, momenti di gioco e divertimento, incontri con le esperienze di Protezione civile dell’Ana e con un gruppo di militari delle Truppe alpine. Il tutto scandito dall’alzabandiera mattutino e dall’ammaina-bandiera serale.
Pranzi, cene e pernottamento presso il “Cazzaniga-Merlini”, di proprietà della sezione Ana di Lecco, sono stati assicurati dall’attento e paziente lavoro di decine di penne nere che hanno affiancato i ragazzi lungo le quattro giornate.

 
Ieri mattina il raduno sezionale è culminato nella celebrazione della messa da parte di don Gianmaria Manzotti, responsabile della Pastorale giovanile della Valsassina, e con la consegna degli attestati di partecipazione al campo scuola, che ha incontrato l’alto gradimento dei giovani ospiti e regalato non poca soddisfazione agli organizzatori, come hanno voluto sottolineare sia il presidente delle penne nere lecchesi, Invernizzi, sia quello di Milano, Fusar Imperatore.
Invernizzi, salutando in particolare i ragazzi e ringraziando quanti si sono spesi per la buona riuscita dell’iniziativa giunta al suo secondo anno di vita, ha rimarcato come oggi siano due le armi in dotazione agli alpini e i valori di cui si fanno forti le penne nere: la fede in Dio e nella nostra civiltà cristiana, che non è né anacronistica né divisiva, e l’amore che si fa carità e lavoro a favore di chiunque abbia bisogno.

 
Il presidente delle penne nere di Lecco, guardando al “Cazzaniga-Merlini”, ha ribadito due concetti: innanzitutto quello di rifugio come luogo dove si trova accoglienza e riparo nella tempesta e nelle difficoltà. Poi ha rimarcato che insieme a quelli di pietra sono rifugi sicuri e luoghi di umanità le famiglie e la stessa associazione alpini. Quindi la parola raduno, ovvero il mettersi insieme per un’opera, nel rispetto sì delle regole che anche l’Ana si è data in questi oltre cento anni di vita ma pure discutendo e dialogando con franchezza.

 
Emiliano Invernizzi ha poi ricordato le vicende del rifugio costruito nel 1931, ma soprattutto ha onorato la figura poco conosciuta di Giuseppe Cazzaniga, il lecchese capitano degli alpini e grande sportivo che con molta umiltà seppe mettere le proprie doti a disposizione degli altri. “Così come spese la sua vita a favore degli altri - ha evidenziato all’omelìa don Gianmaria - il beato don Carlo Gnocchi, che nel 1952 partecipò alla manifestazione inaugurale del rifugio “Cazzaniga-Merlini” ricostruito dopo la distruzione perpetrata dai nazifascisti nel periodo bellico”.
Valori, quelli esaltati da Giuseppe Cazzaniga e da don Gnocchi, che i ragazzi dei campi scuola dell’Ana hanno potuto rivivere nella proposta degli alpini di oggi.
 







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