Continua
a Mandello Lario il Festival della letteratura, che oggi, martedì 16 maggio,
propone un incontro con il professor Roberto Pozzi e il suo libro dal titolo Quattro piante raccontano la vita rurale del
Lario - La storia di vite, olivo, castagno e gelso. L’appuntamento è alle
18 all’Istituto scolastico “Santa Giovanna Antida”, in via Manzoni 40.
Il
libro è dedicato dall’autore alla moglie Marcela Arqueros Valer, donna dal
pollice verde che parla alle piante.
“Ho
umili origini, proprio nel senso etimologico, perché agli inizi ero un’umile
pianta selvatica che strisciava sull’humus, sul suolo come una serpe maledetta
da Dio”. Inizia
così la storia della Vite, che in prima persona parla delle sue origini, di
come ha accompagnato l’uomo lungo il suo cammino e di cosa ha significato per
esso. A
farle compagnia anche Olivo, Castagno e Gelso.
Con
la saggezza di chi ha radici ben solide e uno sguardo vecchio di secoli, le
quattro piante parlano di loro e di noi, regalando uno spaccato della vita
rurale del Lario degli ultimi secoli. Sì, perché le loro fronde non hanno fatto
semplicemente ombra sulle sponde del Lago di Como, ma hanno nutrito uomini e
commerci.
Vino,
olio, castagne e bachi da seta hanno significato sostentamento, vita
comunitaria, riti e tradizioni, economie fiorenti. Persino la letteratura,
dalla Bibbia alle poesie cinesi, ha
lasciato testimonianza dell’influenza di questi alberi nella nostra cultura e nel
nostro immaginario collettivo.
Roberto
Pozzi è nato a Como nel 1944. Si trasferì dopo la maturità in Cile, dove si laureò
in Pedagogia e dove rimane fino al 1984. Tornato in Italia, continuò l’attività
di insegnante e coltivò la passione per la storia locale.
E’
autore di numerose pubblicazioni sulla cultura popolare del territorio lariano.
Nel
2007 è uscito il suo primo romanzo storico ambientato a Dervio Sopra e sotto le onde del lago.
Altre
sue pubblicazioni sono Rime derviesi
(2011), Tante lune fa, storie medioevali
sul Lario (2011), Gente del Lario - Un
secolo di racconti (2014), Memorie di
una valle (2014), In un baleno l’arco delle nostre vite
(2014), L’archibugiata al cardinale
(2016), Un piccolo bagliore e un grande
tuono (2019) e I promessi sposi di
Corenno (2020).
A
conversare con Roberto Pozzi oggi a Mandello sarà Giancarlo Colombo, classe 1946,
docente per oltre trent’anni di laboratori di fisica, chimica e scienze
presso l’Istituto Parini di Lecco, grande
appassionato della natura (fin dall’adolescenza si è occupato in
particolare di paleontologia e di entomologia).
Nel
2002 e nel 2013 ha scritto due libri sul Lariosaurus, il rettile fossile
scoperto nell’800 nel calcare di Perledo e Varenna.
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