(C.Bott.) All’inizio il brano Walking through the rubble - Camminando tra
le macerie interpretato da Emanuele Tozzo e da lui stesso composto e musicato
con Alessandro Fossati. Un grido contro ogni guerra e le sue assurdità,
purtroppo drammaticamente attuale. Prima della fine l’esecuzione di Ovunque sarai da parte di Lucia Benedetta Missaglia. “E’ la canzone che Irama
ha portato lo scorso anno al Festival di Sanremo - dice la quattordicenne di
Mandello Lario - e la dedico a Virna. Mi piacerebbe che la ascoltasse, ovunque
lei sia”.
“Ovunque sarai, ovunque sarò, in ogni gesto io ti
cercherò - dice il testo del brano di Irama - Se non ci sarai io lo capirò. E
nel silenzio io ti ascolterò… Se sarai vento, canterai… Ogni anima ha un
colore e ogni lacrima ha il tuo nome. Se tornerai qui, se mai, lo sai che io ti
aspetterò”.
Tra
quei due intermezzi canori alcune piacevoli conversazioni tra amiche. E
soprattutto la lettura di una serie di brani tratti dai libri scritti da Virna
Dotti. E’ tutta per lei, scomparsa a soli 52 anni il 1° giugno 2022, la serata
mandellese di giovedì 18 maggio.
Al
teatro “San Lorenzo” - anzi nell’accogliente “salotto” allestito sul
palcoscenico, con tanto di fiori e divano - le amiche di Virna la “raccontano”.
Sono state loro a volere questa serata. Sono state Amalia Alippi, Federica
Bertoli, Patrizia Bianchi, Flavia Brivio, Vanessa Gaddi, Antonella Agliati,
Silvia Panizza, Clara Perego, Elena Poletti ed Emanuela Milani.
Non
manca neppure il pianoforte, in quel “salotto”. E a suonarlo è il bravissimo Filippo
Alberti, 18 anni compiuti il giorno prima. E’ lui ad accompagnare con la musica
tutte le letture, prima di eseguire lui stesso un coinvolgente brano.
E’
l’amicizia il filo conduttore della serata. E allora non è un caso che Doriana
Pachera abbia scelto di introdurla leggendo una poesia di David Maria Turoldo.
Ha per titolo Il ricordo di un amico e
recita: “Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto quanto il ricordo di un
amico, la gioia della sua confidenza o l’immenso sollievo di esserti tu
confidato a lui con assoluta tranquillità: appunto perché amico”. E ancora: “Conforta
il desiderio di rivederlo se lontano, di evocarlo per sentirlo vicino, quasi
per udire la sua voce e continuare colloqui mai finiti”.
“Superare
insieme le difficoltà. Ecco cos’era l’amicizia per Virna”, dice l’assessore comunale
alla Cultura, che accomuna nel ricordo Angela De Marcellis, la titolare dell’agriturismo
“La Selvaggia” scomparsa a sua volta un anno fa, negli stessi giorni di Virna
Dotti. “Una donna sempre propositiva, disponibile e solare - dice - che avevo
incontrato una settimana prima che ci lasciasse e che non aveva fatto trapelare
nulla della sua malattia”.
C’è
tanto di Virna nelle letture delle amiche. C’è la capacità di caratterizzare i
personaggi che descriveva nei suoi racconti. C’è il suo saper essere romantica.
E c’è anche la sua vena nostalgica. E il suo pregio di far sentire importanti le
persone delle quali scriveva. E’ Emanuela Milani, musicista e docente, a
sottolineare questo aspetto appena prima di eseguire al flauto traverso una Sarabanda di Bach.
Tra
una lettura e l’altra, tra una chiacchierata e uno scambio di sorrisi complici tocca ad Angela Del Pozzo, allieva della Scuola di musica “San Lorenzo”,
eseguire un brano al violoncello. Poi altre note, qualche duetto e l’annuncio
che in Biblioteca troverà posto una targa dedicata dall’amministrazione
comunale a Virna Dotti. Riporterà questo passaggio del suo Impronte sull’acqua: “Girava tra gli scaffali, sfogliando qua e là qualche
volume alla ricerca di un titolo o di una trama che potessero incuriosirla,
saziando il suo inesauribile bisogno di immaginazione”.
All’ingresso
del teatro ci sono i libri di Virna, disponibili anche alla libreria “Aquilario”
di Mandello e i cui proventi saranno devoluti all’associazione “Nella casa del
Padre mio”, legata ai missionari comboniani e costituita allo scopo di
contribuire al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti del Sud
del mondo e per sostenere in particolare una serie di progetti portati avanti in
Ghana.
Un
ultimo applauso e in sala le luci dei riflettori si spengono. La serata per
Virna finisce, restano le emozioni in chi l’ha vissuta. E restano il suo
ricordo e il suo sorriso.
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