Venerdì 26
maggio Luigi Garlando incontrerà al teatro “De André” gli alunni della scuola
secondaria di primo grado e parlerà anche del libro “Per questo mi chiamo
Giovanni”
23
maggio 1992, ore 17.57, in un attentato di stampo terroristico e mafioso a
Capaci viene ucciso il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Con lui trovano
la morte la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti di
Polizia Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Gli attentatori fecero
esplodere un tratto dell’autostrada A29 con una carica composta da tritolo, RDX
e nitrato d’ammonio, con potenza pari a 500 chili di tritolo.
Per
ricordare quel giorno dal balcone centrale del municipio di Mandello Lario ieri
è stata esposta l’immagine che ritrae i giudici Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino, ucciso anch’egli da Cosa Nostra nell’attentato di via D’Amelio,
avvenuto il 19 luglio 1992, insieme alla sua scorta di cui facevano parte Agostino
Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Lo
scorso anno ospite a Mandello del Festival della letteratura, proprio in maggio,
fu Pietro Grasso, magistrato e già presidente del Senato, che presentò in anteprima
assoluta il suo libro Il mio amico
Giovanni, mentre quest’anno Luigi Garlando venerdì 26 maggio incontrerà alle
ore 10 al teatro “De André” gli alunni della scuola secondaria di primo grado.
Oltre
a presentare il suo ultimo libro per ragazzi Siamo come scintille. Garlando parlerà anche del libro Per questo mi chiamo Giovanni in cui un
padre racconta al figlio la storia di Giovanni Falcone e gli spiega il motivo
per cui ha scelto per lui, tra i tanti possibili, proprio il nome Giovanni.
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