Il capogruppo
Claudio Bianchi: “Avete speso gli anni più pieni della vostra vita in un
periodo di grande fermento e anche il vostro impegno è stato un tassello che ha
contribuito a costruire il nostro benessere”
(C.Bott.) “Siamo qui per celebrare una festa
importante, dedicata a voi e alle vostre avventure da alpini, nella vita, nella
famiglia e nel lavoro. Portate con orgoglio il nostro cappello simbolo di una
tradizione antica e di un impegno indistruttibile”. Così Claudio Bianchi ha
dato ieri il benvenuto agli alpini ultranovantenni in occasione del pranzo organizzato
in sede in loro onore.
Un
momento conviviale significativo, anche perché ha dato modo al capogruppo delle
penne nere di Mandello Lario di sottolineare ancora una volta che “la lealtà, la
solidarietà e la fedeltà sono i valori fondamentali che rappresentano il motore
che spinge gli alpini ad agire con determinazione e a non lasciare indietro
nessuno”.
“Gli
alpini si proteggono l’un l’altro come una famiglia - ha detto - sempre pronti
a dare tutto per il bene comune. Questo è quello che abbiamo imparato nel
periodo di servizio. Questi valori non ci hanno mai abbandonato e in voi
vediamo l’esempio più alto di questo impegno”.
Rivolgendosi
ai soci ultranovantenni (ad avere tagliato quel traguardo sono Tullio Colombo, Nello
Scenini, Giampiero Invernizzi, Fiorenzo Alippi, Gigi De Pellegrin, Ezio Penati,
Mario Zucchi e Lazzaro Poletti) Bianchi ha affermato: “Siete un esempio vivente
di resilienza, coraggio e spirito indomito. Ogni passo che avete fatto è un
simbolo di determinazione e passione che ha ispirato le generazioni successive.
Siamo perciò orgogliosi di poter festeggiare con voi i vostri splendidi novant’anni
e oltre”.
Quindi
un accenno alla solidarietà (“è un altro pilastro della filosofia alpina”),
alla generosità e all’impegno delle penne nere nella promozione del bene
sociale. E
un riferimento alla perseveranza, l’anima degli alpini. “La montagna è un
simbolo della loro tenacia e determinazione nel superare gli ostacoli più
difficili - ha specificato - perché gli alpini non si arrendono mai, nemmeno di
fronte alle avversità più grandi, ma si rialzano ogni volta con ancora più
forza e determinazione”.
Poi
un altro pensiero per i festeggiati: “Avete speso gli anni più pieni della vostra vita in un periodo di
grande fermento, c’era l’Italia da ricostruire dopo i disastri della guerra e
anche il vostro impegno è stato un tassello che ha contribuito a costruire il
nostro benessere. Ricordatevi sempre che siete amati, apprezzati e rispettati
da tutti noi del Gruppo alpini di Mandello”.
Nessun commento:
Posta un commento