Fu allievo a Milano del professor Giuseppe Valerio Egger, che affrescò la lunetta sopra l’ingresso
dell’oratorio della frazione mandellese, da lui frequentata abitualmente
(C.Bott.) Si intitola Felice Vanelli - Una vita per l’arte. Ne è autore Pasqualino
Borella e racchiude dipinti, affreschi e sculture dell’artista originario di
Lodi nato nel 1936 e scomparso nel 2016. Il libro verrà presentato domani, domenica
14 maggio, a Somana. L’appuntamento, incluso tra gli eventi del Festival della
letteratura in svolgimento in queste settimane a Mandello Lario, è per le ore
11 in Oratorio.
A
raccontare e far conoscere ai presenti l’artista Vanelli sarà lo stesso Borella,
che si avvarrà dell’apporto di video e immagini.
Storico
e fotografo lodigiano, Pasqualino Borella ha seguito per oltre quarant’anni il
percorso artistico di Felice Vanelli. Ha
redatto e illustrato libri sulla storia di Lodi, presentando la città e
facendo risaltare le molteplici sfumature e le bellezze paesaggistiche del suo
tessuto storico-urbanistico.
Il
legame di Vanelli con la terra lariana e in particolare proprio con la frazione
mandellese ha un nome, quello del professor Giuseppe Valerio Egger, che insegnò
alla Scuola d’affresco al Castello Sforzesco di Milano frequentata proprio da
Vanelli nella prima metà degli anni Sessanta.
Originario
di San Gallo, nella Confederazione elvetica, Valerio Egger morì a Milano nel
1988 all’età di 92 anni. Era solito frequentare Somana, per lui ideale luogo di
quiete e di fascino, oltre che di ispirazione.
Vanelli
fu tra i suoi allievi prediletti. Artista completo, si distingueva tanto nella
pittura come nella scultura e anche negli anni successivi alla frequentazione
della scuola al Castello Sforzesco il professor Giuseppe Valerio Egger
intrattenne con lui rapporti epistolari, spronandolo ad affinare la tecnica
dell’affresco.
In
più occasioni fece visita a Lodi alla famiglia Vanelli, della quale ammirava e
apprezzava le modeste origini e la serenità ma anche i grandi ideali artistici
che ne erano scaturiti.
Si
è detto del legame di Valerio Egger con Somana. Fu lui a realizzare il bell’affresco
della lunetta che sovrasta l’ingresso dell’oratorio della frazione mandellese e
che raffigura la Vergine con il Bambino Gesù. Sullo sfondo si scorgono la
chiesa di Somana e le montagne sovrastanti Mandello, in particolare lo Zucco di
Sileggio.
L’artista
intervenne tra l’altro alla cerimonia inaugurale dell’oratorio, avvenuta il 25
agosto 1968 alla presenza del vescovo di Bergamo monsignor Clemente Gaddi, nativo
di Somana, e naturalmente dell’allora parroco don Giuliano Meroni, alla guida
della parrocchia di Sant’Abbondio dalla fine degli anni Cinquanta alla prima
metà degli anni Settanta.
Nessun commento:
Posta un commento