Novecentomila
followers tra Instagram, Facebook, YouTube e TikTok. Non c’è studente italiano
che negli anni scorsi non si sia identificato nel tormentone web “mai una
laurea” lanciato dall’attore e comico Filippo Caccamo e divenuto poi uno
spettacolo teatrale. Oggi la situazione si è ribaltata: da studente disperato,
Caccamo si è laureato in Scienze dei beni culturali con Magistrale in Storia e
critica dell’arte e nella vita, ironia della sorte, ha iniziato a insegnare.
Il
suo percorso artistico ha così subìto una brusca virata: abbandonati i panni
degli studenti universitari in perenne attesa di una laurea, si è ritrovato a
indossare quelli del “nemico”: i professori! Il suo punto di vista ora è dietro
la cattedra e da quello prende le mosse lo spettacolo Tel chi Filippo da lui stesso ideato, scritto, diretto e interpretato,
che andrà in scena giovedì 4 maggio al teatro comunale “Fabrizio De André” di
Mandello Lario (inizio alle 20.45, ingresso libero) nell’ambito del Festival
della letteratura.
Si
tratta di un monologo coinvolgente che non dà tregua: c’è la vita degli
insegnanti di oggi, tra verifiche e interrogazioni, temi scritti in verde su fogli
a quadretti, gite, consigli di classe e collegi docenti online, piano triennale
dell’offerta formativa, burocrazia, lezioni su Meet, la lavagna interattiva multimediale
che non funziona, il rappresentante dei libri, il rapporto con la temibile
segreteria e con i collaboratori scolastici.
Aneddoti,
luoghi comuni, iperboli che si susseguono in un turbine di risate sono
l’ossatura dello spettacolo, che attinge a piene mani dalla vita quotidiana del
professor Filippo Caccamo tra i banchi di una scuola media lodigiana. I suoi
colleghi e i suoi studenti sono la sua fonte d’ispirazione primaria e le loro
situazioni quotidiane, rilette alla luce della verve comica dell’attore,
diventano uno spettacolo irresistibile per tutti.
I
suoi primi fan sono proprio i docenti che lo seguono in tutta Italia, i quali,
all’insegna di una certa autoironia, si rivedono negli sketch messi in scena.
In realtà, è facilissimo per tutti immedesimarsi e riconoscersi nei personaggi
di Filippo, o perché si hanno figli in età scolare o perché il pensiero di
ciascuno, in un attimo, torna agli anni trascorsi sui banchi.
“Con
Mai una laurea - spiega Filippo
Caccamo - il mio obiettivo era di portare a teatro la generazione dei ventenni,
quelli che mi hanno conosciuto grazie a Facebook e Instagram, per far loro
sperimentare un modo diverso di vivere la comicità e la cultura, non per forza
filtrate dallo schermo di uno smartphone”.
“Da
allora, anche per una questione anagrafica e professionale - aggiunge - mi sono
reinventato artisticamente nei panni adulti dei docenti: la scuola italiana è
una meravigliosa fonte d’ispirazione e spesso la realtà supera l’esagerazione
comica. Con Tel chi Filippo voglio
far ridere tutte le generazioni, quelle che tuttora soffrono sui libri o sui
registri e anche chi li ha dimenticati da un po’ ma ha vivo il ricordo di quegli
anni”.
A
Mandello giovedì prossimo Caccamo presenterà anche il suo libro Vai tranquillo, un romanzo generazionale
destinato a tutti gli studenti in crisi e rassegnati, ai quali Filippo dice:
“Ce la potete fare”.
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