Da Mandello Lario in Friuli per l’Adunata dell’Ana. Una “tre giorni” per celebrare i valori degli alpini

Gli alpini del gruppo di Mandello Lario sono in viaggio destinazione il Friuli e la 94.ma Adunata nazionale dell’Ana che si terrà domani, domenica 14 maggio, a Udine.

A guidare le penne nere è il capogruppo, Claudio Bianchi, che afferma: “Questa adunata sarà totalmente libera dalle restrizioni dovute al Covid-19 che hanno condizionato in modo significativo lo svolgimento delle manifestazioni in questi ultimi anni. Non a caso quest’anno le richieste sono state superiori alla disponibilità di posti e nel pullman organizzato dal nostro gruppo ospiteremo anche amici alpini di Lierna e Varenna”.

 

Si annuncia un programma intenso, per le penne nere mandellesi. Nella mattina odierna gli alpini raggiungeranno Forni di Sopra, dove alloggeranno. Nel pomeriggio parteciperanno a una manifestazione a Gemona del Friuli per ricordare l’omonimo battaglione. Domani, poi, tutti a Udine per la grande sfilata, con la sezione Ana di Lecco che prenderà il via intorno alle 15.

“E’ una grande emozione - afferma sempre Bianchi - rappresentare il nostro territorio, di solide tradizioni alpine, all’Adunata nazionale. Si tratta infatti di un evento davvero suggestivo che vede come noto la partecipazione di centinaia di migliaia di penne nere, una comunità che ha voglia di ritrovarsi e di celebrare i propri valori”.

 

La trasferta in terra friulana delle penne nere mandellesi non si esaurirà comunque con la sfilata. Lunedì gli alpini saranno infatti a Palmanova, “la città fortezza” dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco. Lì saranno accolti dal locale Gruppo alpini che, dopo aver fatto visitare alle penne nere la cittadella fortificata, le ospiterà a pranzo nella sua sede.

“Sarà insomma una “tre giorni” nel segno dell’amicizia alpina”, annota ancora il capogruppo, che conclude: “Chi avrebbe detto che l’esperienza vissuta da giovani ci avrebbe cambiato la vita e anche così tanto? Il servizio militare svolto nelle truppe alpine ci ha insegnato un senso di appartenenza e fratellanza che raramente si riscontra nei consessi umani”.