03 maggio 2023

Abbadia Lariana, Mandello, Varenna, Perledo e Bellano rilanciano il progetto “Rive pulite”

L’iniziativa prevede una serie di lavori di riordino delle zone rivierasche. Tra gli obiettivi strategici la cura delle persone da alimentare attraverso la cura dei luoghi e viceversa

 
(C.Bott.) Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, i Comuni di Abbadia Lariana, Mandello, Varenna, Perledo e Bellano ripropongono l’iniziativa anche per questo 2023. Torna così sul ramo lecchese del Lario il progetto denominato “Rive pulite per la cura di luoghi e legami” grazie al quale - per dirla con le parole dei promotori - la cura delle persone si alimenterà appunto attraverso la cura dei luoghi. E viceversa.A sostenere economicamente l’iniziativa, oltre ai Comuni interessati, sono la Fondazione comunitaria del Lecchese (coinvolta nel progetto grazie al Fondo “Aiutiamoci nel lavoro”), la Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e riviera, l’Ambito territoriale di Bellano, il Servizio educativo al lavoro di “Mestieri Lombardia”, il Consorzio Consolida, la Cooperativa sociale “Larius” e l’Azienda socio-sanitaria territoriale.
L’iniziativa prevede una serie di lavori di riordino e pulizia delle zone rivierasche ma è anche finalizzata a rispondere sia alle esigenze del territorio in tema di cura del bene e degli spazi comuni sia a quelle delle persone che lo abitano e che possono trovare una nuova occasione per sperimentarsi e ricollocarsi nel mondo del lavoro.


Su questi concetti si sono soffermati oggi al centro sportivo comunale di Pramagno, sede della Polisportiva Mandello, i soggetti promotori del progetto, la cui valenza è stata innanzitutto evidenziata da Gabriella Del Nero, presidente dell’Ambito distrettuale di Bellano.
Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese, ha sottolineato l’importanza di mettere al centro la fragilità delle persone ma anche quella dei rapporti tra le stesse. “Questo è un territorio che esprime legàmi significativi - ha detto - ed è bello vederlo ben tenuto”.
 
 
Sull’esigenza di dare riposte concrete agli obiettivi perseguiti, riguardanti in primo luogo l’inclusione e il sostegno a soggetti con fragilità, ha insistito Federica Bolognani, coordinatrice dell’Ufficio di piano dell’Ambito di Bellano, la quale ha anche posto l’accento sull’importanza di promuovere in questa stessa direzione il lavoro come azione strategica.
Guido Zucchi, assessore ai Servizi sociali del Comune di Mandello, ha rimarcato dal canto suo il sostegno derivante dall’attuazione di questo progetto alle pubbliche amministrazioni coinvolte nell’iniziativa. “A ciò va aggiunta - ha affermato - l’opportunità di lavoro offerta a chi si trova ad affrontare difficoltà economiche, per un progetto capace dunque di mettere al centro non soltanto il territorio ma prima ancora la persona”.
L’auspicio che simili iniziative possano diventare programmi territoriali a tutti gli effetti è stato formulato da Marco Bottaro, direttore di “Mestieri Lombardia”, il quale ha altresì rimarcato come la cura degli spazi pubblici possa costituire un momento destinato a originare nuovi stili di comportamento.

 
Sviluppare la cultura di una cura del territorio condivisa è stato infine il concetto su cui hanno posto l’accento Tiziano Corti, operatore della Cooperativa “Sineresi”, e Andrea Trussoni, direttore della “Larius”.
Complessivamente saranno una decina i soggetti impiegati nelle attività quotidiane del progetto “Rive pulite”, alcune con un contratto di lavoro con la cooperativa “Larius” altre impiegate attraverso lo strumento del tirocinio a finalità riabilitativa e risocializzante. Le squadre lavoreranno in vari luoghi della sponda lago con una serie di attività concordate con le pubbliche amministrazioni.
 



Nessun commento:

Posta un commento