07 aprile 2023

Mandello verso il 25 Aprile. Cerimonie, iniziative, staffetta con tedofori e nuove targhe “per ricordare”

In sala consiliare si terrà la presentazione del libro “Abbiamo detto no - Dieci internati militari nei campi nazisti 1943-1945”. Interverranno gli autori Iozzelli e Wald, oltre a Michele Zucchi, mandellese, nato il 12 marzo 1923

 
(C.Bott.) Una serie di scadenze e di iniziative per celebrare il 25 Aprile, anniversario della Liberazione. A metterle a punto, a Mandello Lario, sono l’amministrazione comunale, la sezione “Lario orientale” dell’Anpi e l’Archivio della memoria locale.
Il primo atto sarà rappresentato lunedì 24 dall’organizzazione di una staffetta con tedofori, con partenza dalla sede della Polisportiva Mandello e arrivo a Fiumelatte, precisamente alla lapide che ricorda i sei partigiani della 55.ma Brigata Rosselli fucilati dai fascisti delle Brigate nere l’8 gennaio 1945.
Quel giorno il ritrovo sarà alle 17 al centro sportivo comunale di Pramagno, da dove partirà la staffetta che percorrendo la Provinciale 72 raggiungerà come detto la località Montagnetta di Fiumelatte, dove verrà deposto un omaggio floreale.
Ad alternarsi come tedofori saranno i ragazzi della sezione atletica della Polisportiva, alcuni bikers del Bike Team Mandello e una rappresentanza della sezione Arcobaleno sempre della Polisportiva.
Martedì 25 aprile si terranno le celebrazioni ufficiali. Alle 8 si inizierà con l’omaggio ai caduti da parte di una delegazione dell’amministrazione comunale e delle associazioni combattentistiche e d’arma presso i monumenti e le lapidi a loro ricordo. Alle 10.15 ritrovo in piazza Leonardo da Vinci, da dove partirà il corteo che, accompagnato dal corpo musicale mandellese, raggiungerà il cimitero del capoluogo. Lì verrà celebrata la messa e il sindaco terrà il discorso commemorativo.

 
Nel pomeriggio alle 16.30 in sala consiliare si terrà la presentazione del libro Abbiamo detto no - Dieci internati militari nei campi nazisti 1943-1945. Saranno presenti gli autori Enrico Iozzelli e Susanne Wald, oltre a Michele Zucchi, mandellese, nato il 12 marzo 1923, chiamato alle armi il 5 settembre 1942 e poi inviato a Cefalonia.
Sempre in concomitanza con le celebrazioni del 25 Aprile l’Archivio comunale della memoria locale metterà a disposizione di chi volesse acquistarle le nuove guide degli “Itinerari della memoria”. Si tratta di una raccolta di documenti, fotografie, informazioni e testimonianze riguardanti Mandello Lario dal Risorgimento alla Liberazione. Con le mappe e le indicazioni inserite sarà possibile seguire in autonomia i percorsi già attrezzati nel corso degli anni.
Per l’occasione sono state predisposte nuove targhe alla Maiola, in località Neri e al cimitero di Somana. A breve verrà risegnalato, anche con nuove frecce già predisposte, il percorso dei due itinerari della Resistenza a Mandello e nelle frazioni.

 
E’ stata nel frattempo ultimata la posa di tre nuove targhe del percorso “Itinerari della memoria - Partigiani sulle Grigne” alla chiesetta dell’Alpe di Era, a Santa Maria e alla grotta Ferrera (o dell’Acqua bianca). Ogni targa, oltre a ricordare gli episodi della Resistenza avvenuti in quelle località, riporta i percorsi degli itinerari già esistenti in cui si vanno a inserire.
Altre targhe sono in preparazione per la Bocchetta di Calivazzo, il Sileccio e il bivacco della 89.ma Brigata Poletti.
Nelle intenzioni dell’Archivio vi è altresì la creazione di un sito Internet appositamente dedicato agli itinerari della memoria che non riguardi soltanto Mandello ma, coinvolgendo anche l’Anpi e altri enti e comuni del territorio, promuova questo particolare tipo di turismo lungo tutta la sponda orientale del lago. Gli itinerari sono già inseriti nel Sistema museale della provincia di Lecco.

 
“Il 25 aprile - affermano in una nota congiunta il sindaco Riccardo Fasoli, la presidente dell’Archivio della memoria, Simonetta Carizzoni, e Roberto Citterio, presidente della sezione “Lario orientale” dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia - è la giornata in cui i valori della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza all’aggressore nazista e al regime fascista, devono essere posti all’attenzione delle cittadine e dei cittadini non con intento retorico ma come occasione per ricordare chi ha sacrificato la propria vita per consegnarci un mondo più giusto e pacificato, ma soprattutto un’Italia in cui è garantita la libertà”.

 
“La giustizia - osservano - può essere peraltro perseguita soltanto con la piena applicazione dell’articolo 3 della Costituzione, in base al quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. “Quello stesso articolo - aggiungono Fasoli, Carizzoni e Citterio - afferma poi che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

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