L’Archivio comunale
della memoria locale ha intanto posizionato alla Maiola e in località “Neri” due
nuove targhe con gli itinerari della lotta di Resistenza
(C.Bott.) Mandello Lario celebra domani il 25 Aprile,
anniversario della liberazione dal nazifascismo. Il programma prevede alle 8 l’omaggio
ai caduti da parte di una delegazione dell’amministrazione comunale e delle
associazioni combattentistiche e d’arma presso i monumenti e le lapidi a loro
ricordo.
Alle
10.15 ritrovo in piazza Leonardo da Vinci, da dove muoverà il corteo che -
accompagnato dal corpo musicale mandellese - raggiungerà il cimitero del
capoluogo, dove alle 10.30 verrà celebrata la messa, seguita dal discorso
commemorativo del sindaco, Riccardo Fasoli.
Sono
state intanto posizionate le due nuove targhe relative agli “itinerari della
memoria” e, nello specifico, alla lotta di Resistenza. Realizzate dall’Archivio
comunale della memoria locale, sono state collocate alla Maiola (accanto al
monumento inaugurato nel 1946 ed eretto a ricordo dei partigiani Davide Gaddi,
Adamo Gaddi e Battista Morganti, caduti il 26 ottobre 1944) e in località Neri, dove perse la vita Giuseppe Poletti.
Entrambe
le targhe sono in italiano e in lingua inglese e riportano anche la mappa
generale dei due percorsi che si snodano toccando le località mandellesi simbolo
della lotta di Resistenza.
Il
25 aprile coincide a Mandello anche con il primo appuntamento del quinto Festival
della letteratura. Alle 16.30 di domani, infatti, in sala consiliare si terrà
la presentazione del libro Abbiamo detto “no”
- Dieci internati militari italiani nei campi nazisti 1943-1945, a firma di
Enrico Iozzelli e Susanne Wald.
Il
libro si propone di far conoscere e approfondire la storia degli internati
militari e della loro resistenza senza armi nei campi tedeschi. Una scelta
carica di significati, che dimostra come sia possibile mantenere vivi i propri
valori anche nei momenti più bui della propria esistenza.
Sono
raccontate le vite di Peppino Camelliti, Germano Cappelli, Giuseppe Cugusi,
Dario Libardi, Nildo Menin, Giuseppe Monaldi, Michele Montagano, Albino Moret,
Gino Signori e del mandellese Michele Zucchi. Dieci uomini provenienti da varie
regioni italiane, di età e classi sociali differenti.
Le
biografie sono accompagnate da una breve introduzione storica, che in una
rapida sintesi ripercorre le tappe dell’alleanza tra Italia fascista e la Germania
nazista, ponendo particolare attenzione alle vicende che coinvolsero appunto i
militari internati nei lager nazisti, oltre 50.000 dei quali non fecero mai
ritorno: la cattura, le sofferenze e per molti di loro la morte nei venti mesi
di prigionia.
Con
Enrico Iozzelli e Susanne Wald ci sarà Michele Zucchi, che lo scorso 12 marzo
ha tagliato il traguardo dei 100 anni. Chiamato alle armi il 5 settembre 1942, il
mandellese fu inviato a Cefalonia ed è l’unico reduce vivente della Divisione “Acqui”.
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