29 aprile 2023

Mandello. Il Centro di ascolto “rivede” il 2022: “L’emergenza abitativa resta un problema grave”

“Ci troviamo costantemente di fronte a richieste che esprimono una notevole difficoltà a trovare sul territorio case in affitto a un costo sostenibile e congruo con le entrate delle famiglie”

Lo stabile in piazza della Vittoria che ospita la sede del Centro di ascolto della Caritas.
 
(C.Bott.) Otto volontarie, cinque delle quali impegnate principalmente nell’ascolto e le altre tre nei servizi di segreteria. Poi un tecnico, sempre a titolo volontario, ha garantito il necessario supporto informatico, mentre due legali hanno offerto le loro competenze. Sono i primi numeri riferiti all’attività svolta nel 2022 dal Centro di ascolto del Vicariato di Mandello Lario della Caritas, costituito nel 1996 per volere di don Gianluigi Gatti.
Le giornate di apertura sono state 82 e sempre lo scorso anno il Centro ha gestito i due monolocali della casa di accoglienza di Mandello, occupati per alcuni mesi da due giovani africani in emergenza abitativa.
Il 2022 è stato come noto l’anno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e fin dai primi di marzo la responsabile di “Caritas per l’accoglienza” aveva invitato i Centro di ascolto a mettere a disposizione la metà delle case di accoglienza esistenti sui territori di loro competenza.
“Anche alcune famiglie di Mandello - si legge nella relazione del Centro - ci hanno contattato, o si sono rivolte direttamente alla Caritas, per mettere a disposizione la propria abitazione, o abitazioni di loro proprietà, per una prima accoglienza. In data 7 marzo l’amministrazione comunale ha peraltro deciso di gestire l’accoglienza con un progetto autonomo. In un secondo momento ha chiesto che i profughi potessero utilizzare la veranda del “Sacro Cuore” per momenti di aggregazione, corsi di lingua italiana e momenti di preghiera e i sacerdoti hanno concesso il locale”.
Molti si sono avvicinati al Centro di ascolto perché in difficoltà per motivi economici e in taluni casi sono state riscontrate anche sofferenze psicologiche e vere e proprie patologie. E se le problematiche relative al lavoro stanno diminuendo, alla luce della buona offerta occupazionale del territorio mandellese, persiste tuttavia il problema dell’emergenza abitativa.
“Il nostro Centro - è scritto sempre nella relazione riferita all'attività svolta nel 2022 - si trova costantemente di fronte a richieste che esprimono una notevole difficoltà a trovare sul territorio abitazioni in affitto a un costo sostenibile e congruo con le entrate delle famiglie. Infatti in questi ultimi anni i paesi del Lago sono diventati ricercata meta di turismo italiano ed estero e di conseguenza il costo degli affitti è aumentato esageratamente”.
 

 
E ancora: “Il problema colpisce maggiormente le giovani famiglie di immigrati, generalmente numerose e monoreddito, che vedono il loro bilancio eroso dal canone e dai costi energetici. Mentre in passato il “problema casa” era legato soprattutto alla difficoltà di far fronte con regolarità alla spesa per l’affitto, ora anche coloro che sono in possesso di un reddito da lavoro a tempo indeterminato si scontrano con la diffidenza di chi, forse a causa delle differenti etnie, culture e tradizioni, privilegia affittuari italiani. E rispetto a questo problema la nostra équipe si sente totalmente impotente, non potendo offrire autentiche soluzioni e aiuti che vadano oltre generici consigli”.
La comunità pastorale di Mandello ha dato in affitto a famiglie in difficoltà cinque appartamenti a un prezzo contenuto. Inoltre nel febbraio dello scorso anno è stato predisposto un invito alla comunità a riflettere sul problema della difficoltà abitativa in paese e a mettere a disposizione alloggi con generosità e fiducia.
Tornando ai numeri del 2022, il Centro di ascolto ha effettuato 145 colloqui, 90 dei quali con persone straniere, e le persone incontrate sono state 73.
Nella fascia di età 50-65 anni il 41% è rappresentato da italiani, spesso persone uscite prematuramente dal mercato del lavoro e che non sono più riuscite a rientrarvi perché prive di una qualifica, o non in grado di aggiornarsi per far fronte alle richieste del mercato stesso. Anche la fascia maggiore di 65 anni è formata per lo più da italiani, nella maggior parte dei casi pensionati che percepiscono la minima.
Le persone incontrate provengono per il 79% dal territorio del Vicariato di Mandello, per il 7% da comuni limitrofi e le rimanenti sono senza residenza, oppure badanti che interpellano il Centro di ascolto per problemi occupazionali.

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