22 aprile 2023

Mandello. “Casa comune”: “Variante al Pgt, giardini e area ex campeggio, dov’è l’interesse pubblico?”

Oggi nella sede di via Dante si possono sottoscrivere le osservazioni dello schieramento di centrosinistra. "Più numerose saranno, più si riuscirà a fare massa critica verso l’Amministrazione. Saremo aperti stamattina fino alle 13 e nel pomeriggio dalle 14 alle 17"
 
 
Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:

Variante al Pgt, progetto di rifacimento dei giardini pubblici, lavori all’area del campeggio. In tutti questi interventi, non si ravvede l’interesse pubblico e non sono fornite motivazioni valide per attuarli, benché siamo perfettamente coscienti che al campeggio lo scempio ambientale e paesaggistico sia già iniziato.
Nella serata di giovedì 20 aprile “Casa Comune” ha incontrato la cittadinanza mandellese in una affollata sala civica per aggiornare sui tre punti cruciali che da settimane alimentano una forte discussione in paese.

 
Il coordinatore del gruppo, Riccardo Mariani, ha spiegato le motivazioni per cui si esprime non soltanto dissenso ma anche forte preoccupazione verso queste opere. Insieme a lui sono intervenuti i consiglieri Franco Corti, Andrea Gilardoni e Pino Valsecchi, oltre all’architetto Carlo Peraboni.
“Un filo rosso collega i tre punti - ha spiegato Mariani - Non c’è vera tutela dell’interesse pubblico, c’è opacità delle decisioni che riguardano i temi e non si capisce cosa l’Amministrazione voglia fare né come. Abbiamo riscontrato poca o nulla disponibilità a spiegare, da parte del sindaco e della maggioranza, di fronte alle richieste della minoranza e dei cittadini, peraltro ottenendo solo risposte parziali”.

 
Mariani ha aperto l’assemblea riassumendo i punti trattati e rassicurando i presenti: “Casa Comune seguirà attentamente le opere in corso e combatterà questa battaglia fino in fondo, fin tanto che non si avranno valide risposte da parte dell’amministrazione comunale. Quando vengono messe in discussione questioni come la cura del territorio e del paesaggio, la tutela del bene e dell’interesse pubblico le nostre posizioni diventano dure. Non si tratta di una battaglia personale, ma politica e a tutela dell’interesse collettivo. Abbiamo interpellato e inviato lettere anche a tre organi sovracomunali che potrebbero fare la differenza: autorità di Bacino, Provincia e Prefettura”.
La parola è passata poi ai consiglieri, ciascuno illustratore di un intervento a partire da Franco Corti, il quale ha incentrato il suo discorso sul Pgt, sottolineando in particolare come la questione della riduzione del consumo di suolo venga disattesa dall’attuale Amministrazione nelle sue scelte: “C’è una legge regionale del 2014 che ne impone la riduzione, in quanto risorsa non rinnovabile, su aree non edificate e dichiarate di espansione. La sera stessa dell’adozione la giunta ha modificato i numeri relativi al consumo di suolo, elementi fondanti la variante al Pgt, cambiati dopo più di tre anni di lavoro e calcolati sugli ambiti previsti dall’attuale piano regolatore”.

 
“Tra le aree recuperate - ha aggiunto - rientrano zone dove nessuno andrà mai a costruire, come il sentiero del “Neri”, troppo in pendenza, e altri spazi intorno alla superstrada. Siamo all’opera per preparare un documento di critica e una serie di osservazioni puntuali entro il primo maggio a mezzogiorno, scadenza entro cui sarà possibile farlo”.
“Non si è tenuto conto, poi, del reale fabbisogno di edifici - ha detto sempre Corti - In paese vi sono 600 unità abitative non censite e a disposizione, invece si è andati a incrementare gli indici volumetrici”.

 
Emblema del consumo di suolo potrebbe diventare, a nostro avviso, l’area Carbè, in cui secondo il piano del 2014 era prevista la costruzione di un polo sportivo. “Ora l’intervento prevede una parte residenziale, una logistica e una artigianale, con un parcheggio di oltre 10 mila metri quadri destinato ad autotreni e posto a livello strada, con conseguente consumo di suolo e impermeabilizzazione dell’area - ha precisato Corti - Si è persa la possibilità di realizzare la struttura sportiva, anche perché non esiste un’altra zona disponibile per fare un simile intervento. Infine le tre agro-silvo-pastorali previste tra Olcio e il cimitero di Somana, tra la chiesa di San Rocco e la chiesa di Somana e a Prabello. Concretizzarle significherebbe ottenere un risultato simile a quello in località Rossana a Rongio, dove i lavori sono ancora in corso”.

 
Il consigliere ha poi mostrato come alcuni gradi relativi alla sensibilità paesistica dei luoghi siano cambiati, ad esempio in zona Zucco di Somana, o vadano attenzionati, come nelle frazioni o ai Piani Resinelli. Al di là degli aspetti tecnici, Corti ha sottolineato: “Non c’è stato nessun coinvolgimento della popolazione sulla variante al Pgt, quando norme europee e leggi regionali ne chiedono l’intervento attivo. Anche a noi della minoranza i documenti sono sempre stati consegnati mancanti o con errori, addirittura con riferimenti ad altri comuni”.
 
 
Sul tema variante ha preso parola anche l’architetto Carlo Peraboni, docente al Politecnico di Milano ed esperto in urbanistica: “L’Amministrazione deve mettere a disposizione di tutti il sistema di scelte e obiettivi che ha deciso di perseguire nel governare il territorio. Se vengono fatte modifiche, vanno spiegate le motivazioni che hanno portato a guardare il paesaggio in maniera diversa, altrimenti diventano solo una valutazione personale, per quanto possano essere figlie di un preciso ragionamento. I cittadini dovrebbero chiedere agli amministratori quali logiche sottostanno a certe decisioni”.
 
 
Sui giardini pubblici si è espresso Andrea Gilardoni. “Il progetto stravolge la finalità dei giardini - ha detto - oltre ad avere un impatto importante sul patrimonio arboreo presente, composto da 272 alberi. In un momento in cui la sostenibilità dovrebbe essere la bussola di un’Amministrazione, questa riqualificazione è dissonante. E’ anche un’opera molto costosa, serviranno 3 milioni di euro, tutti soldi pubblici anche se solo in parte del Comune. Stando a quanto comunicato, i lavori dovrebbero partire a fine estate, anche se non è ancora chiaro: noi della minoranza siamo venuti a conoscenza per la prima volta di questo intervento perché inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Sin da subito non ci ha convinto e ci siamo mobilitati per informare i cittadini di quanto stava accadendo, scendendo in piazza ogni week-end: nessuno a Mandello ne sapeva nulla”.
 
 
Ultimo dei consiglieri a parlare Pino Valsecchi, il quale ha focalizzato l’attenzione sul presente: i lavori in corso nell’ex area del campeggio, originariamente a destinazione turistico-ricettiva, che ora si sta trasformando in una zona prettamente a carattere residenziale.
“Abbiamo espresso voto di contrarietà - ha specificato - non tanto per la sistemazione dell’area, fatiscente e che necessitava di essere rimessa in uso, ma per la prevalsa dell’interesse privato sul pubblico, grazie all’ottenimento di evidenti e consistenti concessioni. Prima tutto l’edificio avrebbe dovuto essere turistico-ricettivo, ora lo è solo una minima parte. Il 4 aprile abbiamo inviato una lettera alle autorità sovracomunali sottolineando la necessità di chiarimenti da parte della cittadinanza e la nostra apprensione verso l’area, soprattutto in relazione all’impatto paesaggistico ambientale, alla fruibilità pubblica della spiaggia e a quale dovrebbe essere l’altezza corretta dell’edificio in costruzione. Siamo ancora in attesa di risposta”.
Spazio infine alle appassionate osservazioni dei cittadini, con critiche verso l’operato dell’attuale giunta sui temi trattati.
“Casa Comune” si metterà a disposizione dei cittadini un’intera giornata per supportarli nella compilazione delle osservazioni. Ci sarà la possibilità oggi, sabato 22 aprile, da parte di tutta la popolazione, anche non mandellese, di recarsi nella sede di “Casa Comune” in via Dante per incanalare le osservazioni e sottoscriverle: più numerose saranno, più si riuscirà a fare massa critica verso l’Amministrazione. Saremo aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” 
 
 

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