Oggi nella sede di via Dante si possono sottoscrivere le osservazioni dello schieramento di centrosinistra. "Più numerose saranno, più si riuscirà a fare massa critica
verso l’Amministrazione. Saremo aperti stamattina fino alle 13 e nel pomeriggio dalle 14 alle 17"
Dal gruppo
politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Variante
al Pgt, progetto di rifacimento dei giardini pubblici, lavori all’area del campeggio.
In tutti questi interventi, non si ravvede l’interesse pubblico e non sono
fornite motivazioni valide per attuarli, benché siamo perfettamente coscienti
che al campeggio lo scempio ambientale e paesaggistico sia già iniziato.
Nella
serata di giovedì 20 aprile “Casa Comune” ha incontrato la cittadinanza mandellese
in una affollata sala civica per aggiornare sui tre punti cruciali che da
settimane alimentano una forte discussione in paese.
Il
coordinatore del gruppo, Riccardo Mariani, ha spiegato le motivazioni per cui
si esprime non soltanto dissenso ma anche forte preoccupazione verso queste
opere. Insieme a lui sono intervenuti i consiglieri Franco Corti, Andrea Gilardoni
e Pino Valsecchi, oltre all’architetto Carlo Peraboni.
“Un
filo rosso collega i tre punti - ha spiegato Mariani - Non c’è vera tutela dell’interesse
pubblico, c’è opacità delle decisioni che riguardano i temi e non si capisce
cosa l’Amministrazione voglia fare né come. Abbiamo riscontrato poca o nulla
disponibilità a spiegare, da parte del sindaco e della maggioranza, di fronte
alle richieste della minoranza e dei cittadini, peraltro ottenendo solo
risposte parziali”.
Mariani
ha aperto l’assemblea riassumendo i punti trattati e rassicurando i presenti:
“Casa Comune seguirà attentamente le opere in corso e combatterà questa
battaglia fino in fondo, fin tanto che non si avranno valide risposte da parte dell’amministrazione
comunale. Quando vengono messe in discussione questioni come la cura del
territorio e del paesaggio, la tutela del bene e dell’interesse pubblico le
nostre posizioni diventano dure. Non si tratta di una battaglia personale, ma
politica e a tutela dell’interesse collettivo. Abbiamo interpellato e inviato
lettere anche a tre organi sovracomunali che potrebbero fare la differenza: autorità
di Bacino, Provincia e Prefettura”.
La
parola è passata poi ai consiglieri, ciascuno illustratore di un intervento a
partire da Franco Corti, il quale ha incentrato il suo discorso sul Pgt,
sottolineando in particolare come la questione della riduzione del consumo di
suolo venga disattesa dall’attuale Amministrazione nelle sue scelte: “C’è una
legge regionale del 2014 che ne impone la riduzione, in quanto risorsa non
rinnovabile, su aree non edificate e dichiarate di espansione. La sera stessa
dell’adozione la giunta ha modificato i numeri relativi al consumo di suolo,
elementi fondanti la variante al Pgt, cambiati dopo più di tre anni di lavoro e
calcolati sugli ambiti previsti dall’attuale piano regolatore”.
“Tra
le aree recuperate - ha aggiunto - rientrano zone dove nessuno andrà mai a
costruire, come il sentiero del “Neri”, troppo in pendenza, e altri spazi
intorno alla superstrada. Siamo all’opera per preparare un documento di critica
e una serie di osservazioni puntuali entro il primo maggio a mezzogiorno,
scadenza entro cui sarà possibile farlo”.
“Non
si è tenuto conto, poi, del reale fabbisogno di edifici - ha detto sempre Corti
- In paese vi sono 600 unità abitative non censite e a disposizione, invece si
è andati a incrementare gli indici volumetrici”.
Emblema
del consumo di suolo potrebbe diventare, a nostro avviso, l’area
Carbè, in cui secondo il piano del 2014 era prevista la costruzione di un polo
sportivo. “Ora l’intervento prevede una parte residenziale, una logistica e una
artigianale, con un parcheggio di oltre 10 mila metri quadri destinato ad
autotreni e posto a livello strada, con conseguente consumo di suolo e
impermeabilizzazione dell’area - ha precisato Corti - Si è persa la possibilità
di realizzare la struttura sportiva, anche perché non esiste un’altra zona
disponibile per fare un simile intervento. Infine le tre agro-silvo-pastorali
previste tra Olcio e il cimitero di Somana, tra la chiesa di San Rocco e la
chiesa di Somana e a Prabello. Concretizzarle significherebbe ottenere un
risultato simile a quello in località Rossana a Rongio, dove i lavori sono
ancora in corso”.
Il
consigliere ha poi mostrato come alcuni gradi relativi alla sensibilità
paesistica dei luoghi siano cambiati, ad esempio in zona Zucco di Somana, o
vadano attenzionati, come nelle frazioni o ai Piani Resinelli. Al di là degli
aspetti tecnici, Corti ha sottolineato: “Non c’è stato nessun coinvolgimento
della popolazione sulla variante al Pgt, quando norme europee e leggi regionali
ne chiedono l’intervento attivo. Anche a noi della minoranza i documenti sono
sempre stati consegnati mancanti o con errori, addirittura con riferimenti ad
altri comuni”.
Sul
tema variante ha preso parola anche l’architetto Carlo Peraboni, docente al
Politecnico di Milano ed esperto in urbanistica: “L’Amministrazione deve
mettere a disposizione di tutti il sistema di scelte e obiettivi che ha deciso
di perseguire nel governare il territorio. Se vengono fatte modifiche, vanno
spiegate le motivazioni che hanno portato a guardare il paesaggio in maniera
diversa, altrimenti diventano solo una valutazione personale, per quanto
possano essere figlie di un preciso ragionamento. I cittadini dovrebbero
chiedere agli amministratori quali logiche sottostanno a certe decisioni”.
Sui giardini pubblici si è espresso Andrea Gilardoni. “Il progetto
stravolge la finalità dei giardini - ha detto - oltre ad avere un impatto
importante sul patrimonio arboreo presente, composto da 272 alberi. In un
momento in cui la sostenibilità dovrebbe essere la bussola di un’Amministrazione,
questa riqualificazione è dissonante. E’ anche un’opera molto costosa,
serviranno 3 milioni di euro, tutti soldi pubblici anche se solo in parte del
Comune. Stando a quanto comunicato, i lavori dovrebbero partire a fine estate,
anche se non è ancora chiaro: noi della minoranza siamo venuti a conoscenza per
la prima volta di questo intervento perché inserito nel piano triennale delle
opere pubbliche. Sin da subito non ci ha convinto e ci siamo mobilitati per
informare i cittadini di quanto stava accadendo, scendendo in piazza ogni
week-end: nessuno a Mandello ne sapeva nulla”.
Ultimo
dei consiglieri a parlare Pino Valsecchi, il quale ha focalizzato l’attenzione sul
presente: i lavori in corso nell’ex area del campeggio, originariamente a
destinazione turistico-ricettiva, che ora si sta trasformando in una zona
prettamente a carattere residenziale.
“Abbiamo
espresso voto di contrarietà - ha specificato - non tanto per la sistemazione
dell’area, fatiscente e che necessitava di essere rimessa in uso, ma per la
prevalsa dell’interesse privato sul pubblico, grazie all’ottenimento di
evidenti e consistenti concessioni. Prima tutto l’edificio avrebbe dovuto
essere turistico-ricettivo, ora lo è solo una minima parte. Il 4 aprile abbiamo
inviato una lettera alle autorità sovracomunali sottolineando la necessità di
chiarimenti da parte della cittadinanza e la nostra apprensione verso l’area,
soprattutto in relazione all’impatto paesaggistico ambientale, alla fruibilità
pubblica della spiaggia e a quale dovrebbe essere l’altezza corretta
dell’edificio in costruzione. Siamo ancora in attesa di risposta”.
Spazio
infine alle appassionate osservazioni dei cittadini, con critiche verso
l’operato dell’attuale giunta sui temi trattati.
“Casa
Comune” si metterà a disposizione dei cittadini un’intera giornata per
supportarli nella compilazione delle osservazioni. Ci sarà la possibilità oggi,
sabato 22 aprile, da parte di tutta la popolazione, anche non mandellese, di
recarsi nella sede di “Casa Comune” in via Dante per incanalare le osservazioni
e sottoscriverle: più numerose saranno, più si riuscirà a fare massa critica
verso l’Amministrazione. Saremo aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per
Mandello democratica”
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