29 aprile 2023

“Casa Comune”: “Mandello cede alle logiche privatistiche del bene comune e del bene pubblico”

Il gruppo politico e consiliare scrive: “Si assiste al patetico tentativo di depistare l’attenzione pubblica dalle scelte scellerate che l’Amministrazione sta compiendo. Noi continueremo ad agire e a vigilare”

 
Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Quando non si dispone di argomenti validi e seri per rispondere alle critiche pertinenti e puntuali mosse al sindaco sul nuovo Piano di governo del territorio, sui lavori all’area campeggio e sul previsto intervento ai giardini a lago, ecco che compare Fratelli d’Italia, l’azionista di maggioranza dell’“azienda privata comunale Fasoli e Co.”.
Amadori tenta disperatamente di risalire la china con spiegazioni imbarazzanti, deformate e condite da una robusta dose di mistificazione sui tre temi e cerca persino di buttarla sul passato, attaccando l’Amministrazione Mariani.
Quando un sindaco e una maggioranza, al governo da ben otto anni - non da otto mesi! - cercano maldestramente di chiamare in causa chi li ha preceduti vuol dire che sono messi male, molto male al loro interno e anche nel paese.
E’ evidente che questo patetico tentativo di depistare l’attenzione pubblica dalle scelte scellerate che stanno compiendo su Mandello non soltanto è tardivo ma non verrà creduto, non tanto da noi (questo è certo) ma soprattutto dai tantissimi cittadini che si stanno mobilitando contro il cedimento a logiche privatistiche del bene comune e del bene pubblico e che vengono snobbati se non irrisi dalle sconcertanti e inaccettabili reprimende del sindaco sui social media e dei suoi solerti luogotenenti.
Lo abbiamo già detto e scritto: non siete i padroni del paese ma dovreste essere al servizio della comunità, di tutta la comunità rispettandone le critiche e le manifestazioni di dissenso. Siamo in democrazia a Mandello… non nel ducato di Fasoli & Amadori!
Per quanto riguarda il Pgt di Fasoli, abbiamo depositato le osservazioni corredate dalla straordinaria partecipazione popolare: centinaia di cittadini che in pochi giorni hanno frequentato la nostra sede per sottoscrivere le osservazioni, in appoggio e sostegno alla posizione critica, puntuale, motivata di “Casa Comune” sullo strumento urbanistico. E Amadori sappia che chi è venuto a firmare era innanzitutto animato da sincero spirito civico prima che da appartenenza politica...
Amadori muove poi l’accusa che il piano urbanistico che facemmo allora (era il 2013 ed era il primo Pgt di Mandello) abbia “ingessato” lo sviluppo. In un paese già saturo di cemento e costruzioni, quello che lui chiama immobilismo noi lo chiamiamo tutela del territorio, del paesaggio e dell’interesse collettivo, una diversità di vedute non da poco.
Inoltre ci preme evidenziare le innumerevoli occasioni in cui “Casa Comune” ha condiviso la conoscenza del primo Pgt che approvò: prima di tutto con la commissione consiliare, poi con i cittadini, con i tecnici, partecipando con la cittadinanza le scelte. A differenza di quanto avvenuto con la variante di Fasoli.
Vale la pena ricordare nuovamente anche cosa pensiamo della inguardabile costruzione all’area campeggio, della sua insostenibilità ambientale e paesaggistica. Nel nostro piano urbanistico l’area era classificata come turistico-ricettiva (Fasoli la cambia e la fa diventare al 70% residenziale) e se ne prevedeva la riqualificazione. Inoltre era prevista realizzazione del collegamento viario tra via Lungolario e via Giulio Cesare a doppio senso, pavimentazione e illuminazione del percorso pedonale fino alle “Quattro ruote”. Attendiamo che gli enti sovracomunali si muovano venendo a vedere finalmente cosa succede, a maggior ragione dopo che Amadori ha rincarato la dose parlando addirittura di un “porticciolo”: dove precisamente, quanto grande e soprattutto a privilegio di chi, data la natura prioritariamente privata dell’intervento?
La cittadinanza mandellese, e noi tutti, stiamo comprendendo bene, poi, cosa Fasoli vorrà fare ai giardini a lago: ridurre lo spazio pubblico e collettivo, favorire insediamenti privati, costruire strutture invadenti in una zona delicata. E ha pure pensato, il sindaco, che bastasse un incontro pubblico dopo due anni dalla produzione dello studio di fattibilità per intortare i mandellesi che ovviamente e saggiamente non si sono prestati a questo poco edificante teatrino.
Amadori tenta anche qui di spostare la mira sul passato intervento ai giardini. Sono passati 15 anni - non 15 mesi - e al netto dei giudizi estetici (ciascuno la pensi come vuole ovviamente) non è stato ceduto nulla a logiche privatistiche come invece avviene ora.
Come ribadito più volte nella serata pubblica del 20 aprile, da noi dedicata al Pgt, al campeggio e ai giardini, chi lascia maglie troppo larghe all’interesse privato decide di non governare il territorio e non fa il bene della sua comunità. Chi cede al privato le decisioni non può dirsi un amministratore saggio. Chi, nel nome di una finta e falsa rigenerazione dimentica la tutela del paesaggio, la cura del territorio e la difesa dell'interesse pubblico genera, in verità, un danno irreparabile nel paese.
Su tutte queste importanti e cruciali vicende che pongono il tema della tutela dei beni comuni e pubblici anche per le attuali e future generazioni mandellesi, si sta finalmente squarciando il velo di silenzio, reticenza, opacità, mezze verità propinate dal sindaco e dalla sua maggioranza.
Noi continueremo ad agire, vigilare e informare i cittadini con altre iniziative significative che assumeremo a breve. Perché è in gioco il futuro di Mandello Lario.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica”

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