Il gruppo politico e consiliare scrive: “Si assiste al patetico
tentativo di depistare l’attenzione pubblica dalle scelte scellerate che l’Amministrazione
sta compiendo. Noi continueremo ad agire e a vigilare”
Dal gruppo
politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e
pubblichiamo:
Quando
non si dispone di argomenti validi e seri per rispondere alle critiche pertinenti
e puntuali mosse al sindaco sul nuovo Piano di governo del territorio, sui
lavori all’area campeggio e sul previsto intervento ai giardini a lago, ecco
che compare Fratelli d’Italia, l’azionista di maggioranza dell’“azienda privata
comunale Fasoli e Co.”.
Amadori
tenta disperatamente di risalire la china con spiegazioni imbarazzanti,
deformate e condite da una robusta dose di mistificazione sui tre temi e cerca
persino di buttarla sul passato, attaccando l’Amministrazione Mariani.
Quando
un sindaco e una maggioranza, al governo da ben otto anni - non da otto mesi! -
cercano maldestramente di chiamare in causa chi li ha preceduti vuol dire che
sono messi male, molto male al loro interno e anche nel paese.
E’
evidente che questo patetico tentativo di depistare l’attenzione pubblica dalle
scelte scellerate che stanno compiendo su Mandello non soltanto è tardivo ma
non verrà creduto, non tanto da noi (questo è certo) ma soprattutto dai
tantissimi cittadini che si stanno mobilitando contro il cedimento a logiche
privatistiche del bene comune e del bene pubblico e che vengono snobbati se non
irrisi dalle sconcertanti e inaccettabili reprimende del sindaco sui social
media e dei suoi solerti luogotenenti.
Lo
abbiamo già detto e scritto: non siete i padroni del paese ma dovreste essere
al servizio della comunità, di tutta la comunità rispettandone le critiche e le
manifestazioni di dissenso. Siamo in democrazia a Mandello… non nel ducato di
Fasoli & Amadori!
Per
quanto riguarda il Pgt di Fasoli, abbiamo depositato le osservazioni corredate
dalla straordinaria partecipazione popolare: centinaia di cittadini che in
pochi giorni hanno frequentato la nostra sede per sottoscrivere le
osservazioni, in appoggio e sostegno alla posizione critica, puntuale, motivata
di “Casa Comune” sullo strumento urbanistico. E Amadori sappia che chi è venuto
a firmare era innanzitutto animato da sincero spirito civico prima che da
appartenenza politica...
Amadori
muove poi l’accusa che il piano urbanistico che facemmo allora (era il 2013 ed
era il primo Pgt di Mandello) abbia “ingessato” lo sviluppo. In un paese già
saturo di cemento e costruzioni, quello che lui chiama immobilismo noi lo
chiamiamo tutela del territorio, del paesaggio e dell’interesse collettivo, una
diversità di vedute non da poco.
Inoltre
ci preme evidenziare le innumerevoli occasioni in cui “Casa Comune” ha condiviso
la conoscenza del primo Pgt che approvò: prima di tutto con la commissione
consiliare, poi con i cittadini, con i tecnici, partecipando con la
cittadinanza le scelte. A differenza di quanto avvenuto con la variante di
Fasoli.
Vale
la pena ricordare nuovamente anche cosa pensiamo della inguardabile costruzione
all’area campeggio, della sua insostenibilità ambientale e paesaggistica. Nel
nostro piano urbanistico l’area era classificata come turistico-ricettiva
(Fasoli la cambia e la fa diventare al 70% residenziale) e se ne prevedeva la
riqualificazione. Inoltre era prevista realizzazione del collegamento viario
tra via Lungolario e via Giulio Cesare a doppio senso, pavimentazione e
illuminazione del percorso pedonale fino alle “Quattro ruote”. Attendiamo che
gli enti sovracomunali si muovano venendo a vedere finalmente cosa succede, a
maggior ragione dopo che Amadori ha rincarato la dose parlando addirittura di
un “porticciolo”: dove precisamente, quanto grande e soprattutto a privilegio
di chi, data la natura prioritariamente privata dell’intervento?
La
cittadinanza mandellese, e noi tutti, stiamo comprendendo bene, poi, cosa
Fasoli vorrà fare ai giardini a lago: ridurre lo spazio pubblico e collettivo,
favorire insediamenti privati, costruire strutture invadenti in una zona delicata.
E ha pure pensato, il sindaco, che bastasse un incontro pubblico dopo due anni
dalla produzione dello studio di fattibilità per intortare i mandellesi che
ovviamente e saggiamente non si sono prestati a questo poco edificante
teatrino.
Amadori
tenta anche qui di spostare la mira sul passato intervento ai giardini. Sono
passati 15 anni - non 15 mesi - e al netto dei giudizi estetici (ciascuno la
pensi come vuole ovviamente) non è stato ceduto nulla a logiche privatistiche
come invece avviene ora.
Come
ribadito più volte nella serata pubblica del 20 aprile, da noi dedicata al Pgt,
al campeggio e ai giardini, chi lascia maglie troppo larghe all’interesse
privato decide di non governare il territorio e non fa il bene della sua
comunità. Chi cede al privato le decisioni non può dirsi un amministratore
saggio. Chi, nel nome di una finta e falsa rigenerazione dimentica la tutela
del paesaggio, la cura del territorio e la difesa dell'interesse pubblico
genera, in verità, un danno irreparabile nel paese.
Su
tutte queste importanti e cruciali vicende che pongono il tema della tutela dei
beni comuni e pubblici anche per le attuali e future generazioni mandellesi, si
sta finalmente squarciando il velo di silenzio, reticenza, opacità, mezze
verità propinate dal sindaco e dalla sua maggioranza.
Noi
continueremo ad agire, vigilare e informare i cittadini con altre iniziative
significative che assumeremo a breve. Perché è in gioco il futuro di Mandello
Lario.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica”
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica”
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