(C.Bott.) Una bella serata, anzi un’altra bella
serata all’insegna dell’avventura, della voglia di stare insieme e di
condividere il fascino della montagna e le emozioni che si accompagnano sempre all’incontro
con nuove culture e con la gente di terre lontane e di per sé affascinanti.
Mandello
ha percorso venerdì 3 marzo un nuovo tratto di strada sul cammino destinato a
raggiungere un traguardo che fino a qualche tempo fa poteva sembrare
semplicemente un sogno ma che con il trascorrere delle settimane si sta sempre
più trasformando in realtà: realizzare in Nepal un rifugio - la denominazione c’è
già, “Mandell bass” - che sia testimonianza concreta e tangibile dell’accoglienza
e della solidarietà del Lario e della sua gente.
Al
teatro “San Lorenzo” di via XXIV Maggio, che per l’occasione ha fatto
registrare in platea il “tutto esaurito”, la seconda parte del video documentario realizzato
da Oscar Ongania e Fabio Bartesaghi durante il trekking della primavera 2022
appunto in terra nepalese ha appassionato i presenti e, come detto, trasmesso
loro fascino, emozioni e suggestioni. E naturalmente portato altra linfa al
progetto della casa-rifugio da costruire nella Rubi Valley.
Ai
quasi 8.000 euro già raccolti nei mesi scorsi, frutto di serate, donazioni private
e di una mostra fotografica che era stata allestita nei mesi estivi al Lido, se
ne sono aggiunti altri 2.000, 500 dei quali donati dal gruppo alpini di Mandello,
di cui lo stesso Ongania, a sua volta penna nera, è socio.
Anche
in occasione della serata di venerdì scorso, tra l’altro, all’ideale abbraccio e
al sostegno concreto della popolazione mandellese si sono aggiunti l’altrettanto
prezioso sostegno e l'incoraggiamento di amici di Oscar e Fabio provenienti dalla
Brianza, dalla Valtellina e dalla Valchiavenna. E il progetto va, aspettando entro
primavera la terza serata.
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