21 marzo 2023

Mandello Lario. Domani alle 18.30 in Biblioteca i sogni e le emozioni di Giuseppe Antonio Livoni

Giuseppe Antonio Livoni
 
Terzo appuntamento, questa settimana a Mandello Lario, dell’iniziativa promossa dall’assessorato comunale alla Cultura e all’istruzione con l’intento di valorizzare scrittori locali e non, più o meno giovani.

Domani, mercoledì 22 marzo, sarà il turno di Giuseppe Antonio Livoni, che presenterà il libro L’intreccio di due anime in un sogno. L’incontro si terrà presso la Biblioteca comunale “Ercole Carcano”, in via Manzoni, alle 18.30.
Giuseppe Antonio Livoni è nato il 18 marzo 1955 a Cesello Brianza, soppresso proprio nel '55 con la conseguente istituzione dei comuni di Cesana Brianza e Suello. Ha dedicato la sua vita all’insegnamento di materie tecniche e allo sviluppo di opere di design.
Appassionato di libri fin dalla tenera età, non ha mai smesso di giocare con la fantasia, inventando e scrivendo racconti per figlie e nipoti.

 
Negli anni ha appuntato frammenti di racconti e ricordi, alcuni custodendoli  per anni nel cassetto della scrivania, altri trattenendoli nella memoria. Ora  finalmente li ha recuperati e ha cercato di  strutturarli in ricerche storiche e in racconti legati alla sua terra.
L’intreccio di due anime in un sogno è il suo primo romanzo. Il secondo, dal titolo Le rondini tornano sempre ad aprile, è in uscita tra qualche mese.
L’intreccio di due anime in un sogno ha per protagonista Giuseppe che  ogni mattina, appena sveglio, mette per scritto i suoi sogni. Sono sogni ricorrenti che si mescolano con la realtà e che lasciano tracce nell’inconscio. Proprio da queste tracce si delinea un intreccio tra le storie di due famiglie: una vive in Brianza, l’altra in Inghilterra.
Sullo sfondo ci sono le contraddizioni e i tormenti della seconda guerra mondiale che mettono alla prova i protagonisti, i quali non dovranno dimenticare il senso dell’amore.
Alla domanda sul perché abbia deciso di scrivere questo libro Livoni risponde così: “Me lo sono chiesto a lavoro concluso e la risposta spontanea è stata: scrivere è bello, è liberatorio mettere su carta storie e emozioni che fino a poco prima risiedevano soltanto nei sogni e nei ricordi che andavano affievolendosi, ma troppo importanti per perderli”.
Aggiunge Livoni: “Faccio spesso sogni che hanno un legame stretto tra loro, mi ci ritrovo dentro e la maggior parte di loro si perdono… ma questi erano particolari! E’ la prima volta che mi cimento in questa esperienza e spero di riuscire a trasmettere, almeno in parte, le sensazioni che ho provato e rivissuto nello scriverle”.

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