Terzo
appuntamento, questa settimana a Mandello Lario, dell’iniziativa promossa
dall’assessorato comunale alla Cultura e all’istruzione con l’intento di valorizzare
scrittori locali e non, più o meno giovani.
Domani,
mercoledì 22 marzo, sarà il turno di Giuseppe Antonio Livoni, che presenterà il
libro L’intreccio di due anime in un
sogno. L’incontro si terrà presso la Biblioteca comunale “Ercole Carcano”, in
via Manzoni, alle 18.30.
Giuseppe
Antonio Livoni è nato il 18 marzo 1955 a Cesello Brianza, soppresso proprio nel '55
con la conseguente istituzione dei comuni di Cesana Brianza e Suello. Ha
dedicato la sua vita all’insegnamento di materie tecniche e allo sviluppo di
opere di design.
Appassionato
di libri fin dalla tenera età, non ha mai smesso di giocare con la fantasia,
inventando e scrivendo racconti per figlie e nipoti.
Negli
anni ha appuntato frammenti di racconti e ricordi, alcuni custodendoli per anni nel cassetto della scrivania, altri
trattenendoli nella memoria. Ora
finalmente li ha recuperati e ha cercato di strutturarli in ricerche storiche e in
racconti legati alla sua terra.
L’intreccio di
due anime in un sogno
è il suo primo romanzo. Il secondo, dal titolo Le rondini tornano sempre ad aprile, è in uscita tra qualche mese.
L’intreccio di
due anime in un sogno
ha per protagonista Giuseppe che ogni
mattina, appena sveglio, mette per scritto i suoi sogni. Sono sogni ricorrenti
che si mescolano con la realtà e che lasciano tracce nell’inconscio. Proprio da
queste tracce si delinea un intreccio tra le storie di due famiglie: una vive in Brianza, l’altra in Inghilterra.
Sullo
sfondo ci sono le contraddizioni e i tormenti della seconda guerra mondiale che
mettono alla prova i protagonisti, i quali non dovranno dimenticare il senso
dell’amore.
Alla
domanda sul perché abbia deciso di scrivere questo libro Livoni risponde così: “Me
lo sono chiesto a lavoro concluso e la risposta spontanea è stata: scrivere è
bello, è liberatorio mettere su carta storie e emozioni che fino a poco prima
risiedevano soltanto nei sogni e nei ricordi che andavano affievolendosi, ma
troppo importanti per perderli”.
Aggiunge
Livoni: “Faccio spesso sogni che hanno un legame stretto tra loro, mi ci
ritrovo dentro e la maggior parte di loro si perdono… ma questi erano
particolari! E’ la prima volta che mi cimento in questa esperienza e spero di
riuscire a trasmettere, almeno in parte, le sensazioni che ho provato e
rivissuto nello scriverle”.
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