07 marzo 2023

La vendita della casa di Fiumelatte. Rusconi alla Provincia: “Vi si potevano ricavare spazi di soggiorno”

Question time dell’esponente dei “Civici per la Provincia”: “Si aliena un patrimonio pubblico di pregio per trovare risorse per sanare situazioni deficitarie”

 
Questo il testo del question time presentato ieri in consiglio provinciale a Lecco da Antonio Rusconi, esponente del gruppo “Civici per la Provincia”, relativo alla richiesta di chiarimenti in merito all’aggiudicazione dell’asta pubblica per la vendita della “casa di Fiumelatte”:
“In data 16 gennaio avevo presentato un question time dove affermavo: Mi riferisco all’avviso pubblico in scadenza il prossimo febbraio per la vendita della “casa di Fiumelatte” in Varenna. E’ pur vero che questo Consiglio aveva approvato un anno fa l’indirizzo di valorizzare il bene ma mi chiedo se la cessione della proprietà da parte della Provincia sia il modo migliore per raggiungere questo risultato, depauperando definitivamente il compendio di una porzione, certo non così blasonata ma ricca di potenzialità.
Mi riferisco alla possibilità, ad esempio, di ricavare in questo come negli edifici adiacenti spazi di soggiorno, in una realtà qual quella di Varenna, “perla” sì del Lago ma come noto in sofferenza di ricettività.
Ciò premesso chiedo di avere copia del contratto di acquisto del compendio e che venga dedicata al tema una riunione della conferenza dei capigruppo sia per acquisire ulteriori elementi informativi sia per una valutazione conseguente.
Ho ricevuto i documenti dopo opportuno sollecito, ma non è stata convocata alcuna conferenza dei capigruppo. Una comunicazione della Provincia avvisava: “Vendita casa di Fiumelatte: nella sede della Provincia di Lecco di corso Matteotti si è svolta l’asta pubblica per la vendita dell’immobile denominatocasa di Fiumelatte” a Varenna. Dopo l’apertura e la verifica delle quattro domande giunte entro il termine di partecipazione, si è proceduto all’incanto con offerte al rialzo, al termine del quale è risultata vincitrice l’offerta pari a 1.100.888,88 euro, rispetto al prezzo a base d’asta di 325.000 euro”.
“La scelta di procedere, nell’ambito del piano di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale, all’alienazione della “casa di Fiumelatte” si è rilevata vincente - commentava la presidente della Provincia, Alessandra Hofmann - Eravamo certi che la nostra proposta avrebbe suscitato molto interesse e sarebbe stata appetibile. Ora avremo a disposizione risorse importanti da destinare alle priorità della Provincia nei principali ambiti di intervento”.
Dunque, si aliena patrimonio pubblico di pregio per trovare risorse per sanare situazioni deficitarie.
Nell’atto di acquisto di tutto il compendio da parte della Provincia di Lecco in data 15 maggio 2009 alla cifra di 9.315.000 euro sono evidenti alcuni dati. Cito il documento a pagina 15: “...La vendita del compendio immobiliare in oggetto è condizionata al rispetto delle prescrizioni contenute nella suddetta autorizzazione, secondo la quale la vendita stessa non pregiudica la conservazione e non incide negativamente sulla fruizione pubblica, individuando le seguenti destinazioni d’uso, ritenute compatibili con i caratteri storico-artistici: centro congressi, casa museo, giardino botanico, sede di altre attività culturali compresi seminari, convegni, incontri e corsi di alta formazione in materia di ricerca scientifica”.
Nel bando della Provincia, servizio Demanio e patrimonio, si richiama più volte lo stesso atto di vendita.
Il certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune di Varenna in data 20 gennaio 2023 certifica che “il mappale contraddistinto con la particella numero 349 del Comune di Varenna è individuato nella seguente zona: tessuto urbano consolidato - Spazi pubblici o di uso pubblico. Per quanto attiene lo studio della componente geologica, sismica... Classe 3 - sottoclasse 3a Area a elevato rischio idrogeologico Zona 2 ex legge 267/98.
Caratteristiche funzionali - Destinazioni non ammissibili: tutte a eccezione di quelle riconducibili alla realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, le attrezzature a servizio del personale addetto e la residenza per il personale di custodia”.
Sono pertanto a chiedere la coerenza di questa alienazione rispetto ai documenti citati; una convocazione dei capigruppo sul tema come richiesto nella precedente assemblea; le intenzioni dell’amministrazione provinciale sulla seconda Villa prevista nel piano di alienazione e valorizzazione.
Mi sembra infine che le questioni in campo siano due: 1) La destinazione appare abbastanza vincolante a quanto scritto nel Cdu. Dunque per qualsiasi altra destinazione che necessiti una variante alle norme del Pgt “la palla passa al Comune”. 2) Forse nel bando della vendita andava più chiaramente scritta e evidenziata la destinazione d’uso.
Antonio Rusconi, consigliere provinciale “Civici per la Provincia”

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