(C.Bott.) Lo ha conosciuto bene, anzi molto bene,
sui campi di regata, nelle intense sedute di allenamento e nella vita di ogni
giorno. Ora Eros Goretti, classe 1957, un passato da atleta e da anni apprezzato
allenatore di canottaggio, indirizza a Giorgio Ronchetti questa lettera:
Caro Giorgio, martedì
mattina mi è arrivato un messaggio di un comune amico: “E’ morto Giorgio”. Ho
appreso così che te ne sei andato, senza che io abbia avuto il tempo di
incontrarti in questo nuovo anno e senza avere avuto il tempo di prepararmi a
questo cruento distacco, a ciò che accade quando perdi una persona cara, un
amico.
L’amicizia vera nel
tempo non si perde… gli eventi non la cancellano, resta un arricchimento che
sedimenta dentro di noi e ci consola nei momenti di tristezza, facendoci
rivivere i ricordi e tutte le emozioni vissute insieme.
Mi sono sempre
sentito onorato, rallegrato e arricchito dalla nostra amicizia e sono sicuro
che è così per tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerti e
di esserti amico.
Oggi sono
stordito, sgomento e sinceramente addolorato. Ma so che è una perdita
momentanea e che un giorno ti ritroverò, come ritroverò tutte le persone a me
care.
Ciao “nonno”,
che Dio ti benedica e ti accolga come meriti.
Eros
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