08 febbraio 2023

L’addio di Mandello a Giorgio Micheli. “La morte è come un terremoto che sconvolge la nostra vita”

Giorgio Micheli
 
(C.Bott.) E’ racchiuso nella metafora del terremoto il senso dell’ultimo saluto tributato questa mattina da Mandello Lario a Giorgio Micheli, il “Deri”, morto improvvisamente lunedì pomeriggio all’età di 85 anni.

E’ stato don Feliciano Rizzella, che ha officiato le esequie nella chiesa di San Zeno, ad accostare questo lutto al terribile sisma che ha colpito vaste aree della Turchia meridionale e della Siria, seminando dolore, distruzione e morte. “Quando muore una persona che ci è cara - ha detto - è come se si abbattesse su di noi un terremoto che sconvolge le nostre vite e la nostra stessa esistenza”.
Poi un’altra metafora, strettamente legata a quanto accaduto nei giorni scorsi e all’attività professionale svolta da Micheli, da sempre impegnato nel campo dell’edilizia. “Dobbiamo essere consapevoli - ha detto - che Dio è costruttore e restauratore delle nostre vite perché lui vuole che nulla vada perduto di ciò che ci ha donato. E perché non vuole la sofferenza dei propri figli”.
Quindi la sollecitazione a stringere legami affettivi ancora più forti con chi perde una persona cara e l’invito alla preghiera, “il mattone con cui costruire la nuova casa”.

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