Gremito il
palazzetto dello sport di Costa Masnaga. “Angelo sarà sempre qui, tra le note
che ha scritto, tra i sorrisi che ha regalato, nella forza di quella vita che
ha sempre amato”
(C.Bott.) Sabato 18 febbraio avrebbe compiuto 58
anni. E in quella data, dunque ieri, la “sua” Insubria Wind Orchestra gli ha
dedicato un bellissimo concerto che ha visto non meno di 500 persone affollare
il palazzetto dello sport di Costa Masnaga. E applaudire a scena aperta la
formazione musicale che lui stesso aveva fondato e diretto.
Un
concerto dove mai come in questo caso a parlare sono state la musica e le emozioni,
quelle forti suscitate dal ricordo di Angelo Sormani, scomparso lo scorso mese
di novembre. E una serata da incorniciare, caratterizzata dall’esecuzione di
una serie di brani da lui stesso “firmati”.
La
presenza di numerose autorità civili e di valenti maestri del panorama musicale
ha dimostrato una volta di più quanto conosciuto e stimato fosse Sormani. Gremito,
si è detto, il palasport, con il pubblico che ha seguito attentamente le varie
esecuzioni (a dirigere l’orchestra era il maestro Sandro Satanassi) e
apprezzato il testo narrativo composto per l’occasione da Marco Proserpio, uno dei suoi musicisti, e
Sandro Molteni, quest’ultimo amico d’infanzia di Angelo e da anni narratore ufficiale
delle sue fiabe.
Così,
oltre alla musica, anche le parole hanno saputo incantare i presenti, con
aneddoti e racconti di un Angelo ragazzo comune, partecipe del cammino e delle
attività dell’oratorio di Sormano prima di approdare al Conservatorio “Giuseppe
Verdi” di Milano.
“Di
Angelo resta un ricordo vivo, intenso - è stato detto - Il suo sogno di avere
un’orchestra tutta sua si è realizzato dodici anni fa e continua grazie
alle belle persone di cui si è sempre circondato e che sempre lo ameranno”.
Toccante
il testo di Proserpio. “Anche noi - ha scritto - siamo contenti, come l’aviatore,
di aver conosciuto il nostro piccolo principe. E quanto vorremmo poter ridere
ancora con lui...”.
E
ancora: “E’ così che finisce questa storia che non è una fiaba? No, non finisce
sulle stelle. Finisce qui, sulla Terra. Proprio in mezzo a noi. Angelo
non lo lasceremo mai andare sulle stelle. Lo terremo ancorato, incatenato ai
nostri ricordi. Angelo sarà sempre qui, tra le note che ha scritto, tra i
sorrisi che ha regalato, nella forza di quella vita che ha sempre amato”.
“Non
si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”, dice la volpe
al piccolo principe nel racconto di Antoine de Saint-Exupéry, il più conosciuto
della sua produzione letteraria. “E’ quello che noi abbiamo imparato grazie al
nostro amico Angelo - afferma sempre il testo di Proserpio - Questa storia che
non è una fiaba finisce così, con un finale che non è una fine. Questa storia
non ha un lieto fine. Ma soltanto perché le storie più belle non finiscono mai”.
Significative,
al termine del concerto, le parole del presidente della IWO, Luigi Masciocchi, il
quale ha ringraziato il sindaco di Costa Masnaga, Sabina Panzeri, il suo “vice”
Christian Pozzi e l’assessore comunale alla Cultura, Anna Cazzaniga.
Il
“grazie” di Masciocchi è andato anche al maestro Satanassi per avere accettato
di portare avanti il progetto musicale voluto a suo tempo da Sormani e da lui
stesso così meravigliosamente concretizzato.
Un
ringraziamento è andato altresì alla banda “Santa Cecilia” di Costa Masnaga,
che supporta la IWO mettendo gli strumenti a disposizione dell’orchestra e
dando la possibilità di tenere le prove nella propria sede.
Quindi
un pensiero ai familiari di Sormani, in particolare alla consorte Caterina e ai
figli Stefano, Andrea e Francesca, nonché alla sorella Carla e a mamma Cesarina.
E’
stata proprio la famiglia del compianto maestro a dare il benestare al cambio
di denominazione dell’orchestra, che d’ora in avanti si chiamerà “Insubria Wind
Orchestra Angelo Sormani” e che, archiviato con successo l’appuntamento di
Costa Masnaga, guarda già al prossimo concerto da tenersi il 21 marzo, un
martedì, nell’aula magna del “Sant’Anna” di Como, lo stesso ospedale dov’era
ricoverato Sormani.
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