Il mandellese, esule
da Capodistria, delegato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia
e Dalmazia, sarà alle 20.30 in Biblioteca a Tabiago di Nibionno. Al mattino a Lecco la commemorazione istituzionale
(C.Bott.) Il Giorno del ricordo è una solennità
civile nazionale che si celebra il 10 febbraio di ogni anno
per non dimenticare i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge numero 92 del 30 marzo 2004, la ricorrenza vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le
vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e
dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine
orientale”.
E venerdì 10 febbraio la delegazione provinciale di Lecco
dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia onorerà questa ricorrenza
con un incontro che si terrà presso la Biblioteca comunale “Nando Maggioni” di
Nibionno, in via Fiume (località Tabiago).
La
serata avrà inizio alle 20.30 e vedrà l’intervento di Giuseppe Pino Lentini (classe
1944, di Garbagnate Monastero) e Adriano Jadran Savarin (classe 1957, residente
a Mandello Lario, dal 2021 delegato provinciale dell’Associazione nazionale
Venezia Giulia e Dalmazia), esuli rispettivamente da Pola e da Capodistria.
Va
detto che l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è stata costituita
nel 1947 allo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi
provenienti appunto dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia e che,
attraverso una vasta rete di comitati e delegazioni, si batte per il
mantenimento dei valori culturali e tradizionali di quelle terre a cui sono
stati strappati.
Sempre
venerdì 10 febbraio, alle ore 11,
in riva Martiri delle foibe a Lecco si
svolgerà una commemorazione istituzionale organizzata dalla Provincia, dal Comune
e dalla prefettura di Lecco. Il programma prevede la deposizione di un omaggio
floreale e un momento di raccoglimento. Interverranno la presidente della
Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann, il sindaco Mauro Gattinoni e il prefetto,
Sergio Pomponio.
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