Il presidente
della sezione “Alto Lario”, Stefano Foschini: “Non commemoriamo una battaglia
per la vittoria, commemoriamo una battaglia svolta per consentire la ritirata, per tornare a baita”
Gli alpini della sezione “Alto Lario” hanno commemorato ieri l’80.mo
anniversario della battaglia di Nikolajewka.
La
manifestazione, che si svolge a Colico dal 1950, ricorda il sacrificio degli alpini
durante quel tragico evento che fu la campagna di Russia. In quella circostanza
le penne nere scrissero l’ultimo capitolo di una delle storie militari più
conosciute dell’Esercito italiano, l’eroico ripiegamento dal fronte russo
durante la seconda guerra mondiale.
Alla
manifestazione ha partecipato un nutrito gruppo di studenti delle scuole di
Colico, accompagnati dai docenti e dal dirigente scolastico, professoressa Leda
Montanaro.
Il
presidente della Sezione “Alto Lario”, Stefano Foschini, ha voluto esprimere il
senso della manifestazione. “Non commemoriamo una battaglia per la vittoria -
ha detto - commemoriamo una battaglia svolta per consentire la ritirata, per
“tornare a baita”. E’ angosciante e doloroso verificare, 80 anni dopo, che le
stesse terre della campagna di Russia sono ancora teatro di quella che è
l’invasione russa di un popolo sovrano”.
La
manifestazione ha preso avvio in piazza Roma con gli onori resi al comandante
del V Reggimento alpini di Vipiteno, colonnello Massimiliano Cigolini, presente
anche un picchetto armato dello stesso Reggimento.
Dopo
la messa, presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio e concelebrata anche
dal parroco di Colico, don Lucio Fasoli, il corteo ha raggiunto piazza V Alpini,
dove sono stati resi gli onori ai caduti di tutte le guerre con la posa di una
corona d’alloro.
Alla
cerimonia hanno partecipato, oltre al presidente Foschini e al vicepresidente nazionale
dell’Ana Gian Mario Gervasoni, il past-president Luigi Bernardi, il prefetto di
Lecco Sergio Pomponio, il comandante del V Reggimento alpini colonnello Cigolini,
il sindaco di Colico Monica Gilardi e il questore vicario Sergio Vollono.
Erano
inoltre rappresentati il comando provinciale della Guardia di finanza, il comando
provinciale dei Carabinieri con il tenente colonnello Carmelo Albanese e la
locale stazione carabinieri, con il comandante maresciallo Fabrizio Carbone.
Non
sono mancati esponenti dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi
in guerra.
Presenti
anche alcuni sindaci del territorio e i rappresentanti della Protezione civile dell’Ana, del
Gruppo intercomunale di Colico e Dorio, dei Carabinieri in congedo di Lecco e
della Croce Rossa colichese.
I
momenti più salienti della cerimonia sono stati sottolineati dalle note della fanfara
alpina Alto Lario “Cavalier Mariano
Stella” e della fanfara di Asso, mentre la celebrazione della messa è stata
accompagnata dal Coro “Musica viva” di Colico.
A
testimoniare la rilevanza dell’evento la partecipazione di 120 gagliardetti e dei
vessilli delle Sezioni Ana di Argentina, Bergamo, Brescia, Como, Feltre, Lecco,
Monza, Milano e Valtellinese.
Prima
di chiudere la manifestazione il presidente Foschini ha inviato un saluto e un
applauso riconoscente all’ultimo reduce di Russia della sezione, l’alpino Carlo
Poncia di Consiglio Rumo, del quale sono stati festeggiati i 100 anni lo scorso
27 dicembre.
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