(C.Bott.) Le note di Vivaldi, Bach, Mozart,
Mendelssohn-Bartholdy e Adam nella chiesa di Sant’Ambrogio per un pomeriggio in
musica nel segno di un quartetto d’archi e di un ensemble vocale, ma anche nel
nome di Benedetto XVI.
Lierna
oggi pomeriggio ha infatti onorato la figura del papa emerito, recentemente
scomparso. E lo ha fatto appunto in musica, che fu una sorta di marchio di
famiglia dei fratelli Ratzinger. Georg diresse infatti per trent’anni il coro
della cattedrale di Ratisbona, mentre Joseph, appunto futuro papa Benedetto
XVI, per un anno - dal 1936 al 1937 - si recava a piedi ogni settimana al convento di Au am Inn per esercitarsi sull’armonium.
Per
lui la musica divenne ben presto un nutrimento spirituale irrinunciabile e fu
oggetto di uno strenuo approfondimento teologico. Nel 2007 papa Benedetto ebbe
a scrivere: “Nel guardare indietro alla mia vita ringrazio Iddio per avermi
posto accanto la musica quasi come una compagna di viaggio, che sempre mi ha
offerto conforto e gioia… Ringrazio coloro che uniscono musica e preghiera nella
lode armoniosa di Dio e delle sue opere. Essi ci aiutano a glorificare il Creatore
e redentore del mondo, che è opera meravigliosa delle sue mani”.
Poi
l’auspicio che “la grandezza e la bellezza della musica possano donare nuova e
continua ispirazione per costruire un mondo di amore, di serenità e di pace”.
Così
a quanti hanno assistito al concerto dell’ensemble “Soli Deo gloria” e del Quartetto d’archi
dell’Orchestra cameristica lombarda diretti dal maestro Ennio Cominetti è parso
di riascoltare idealmente quelle parole.
Bravissimi
gli interpreti, che anche nella odierna “tappa” liernese hanno confermato la
loro spiccata professionalità e il loro costante impegno finalizzato a una
approfondita ricerca del suono.
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