(C.Bott.) Il suo nome si lega a filo doppio a
Esino Lario, di cui è originaria e dove ha sempre vissuto con la famiglia, e
oggi compie 100 anni presso la Fondazione “Sacra famiglia” a Regoledo di
Perledo, dove è ospite da qualche tempo.
Italia
Adamoli è nata infatti il 10 gennaio 1923 e sposò Giovanni Acquistapace, lui pure
esinese, al quale diede quattro figli: Gianmario, Pinuccio, Gabriele e Franca,
i primi due residenti a loro volta a Esino, Gabriele a Figino Serenza, nel
Comasco, e Franca a Lierna.
Un
legame forte, si è detto, quello di Italia con la terra esinese. Fu lei,
infatti, ad avere un ruolo di primo piano nella Scuola di arazzeria fondata nel
1936 dall’allora parroco don Giovanni Battista Rocca, proveniente da una
famiglia brianzola di setaioli, e attiva dagli anni Trenta fino ai primi anni
Sessanta. La scuola produceva arazzi su bozzetti originali di artisti italiani (tra
gli altri Aligi Sassu e Salvatore Fiume, ma anche Bruno Cassinari e Piero
Fornasetti) e fu premiata in più occasioni dalla Triennale di Milano.
Arazzi
della Scuola di Esino, che era stata riaperta nel 1990 a Villa Clotilde e
nuovamente chiusa nel 2004, sono tuttora conservati presso la Triennale del
capoluogo lombardo, dalla Fondazione della provincia di Lecco e in Vaticano.
Caratteristiche
salienti dell’arazzeria di Esino e della proficua produzione di Italia Adamoli
erano la grande varietà di colori, l’uso di fili di seta e la tessitura su
telai brevettati proprio da don Giovanni Battista Rocca.
Con
le sorelle Elide e Armanda - rispettivamente classe 1924 e 1931, scomparse la
prima nel 2021, la seconda nel 2020 - Italia fu testimone delle vicende
belliche che coinvolsero il territorio lariano. A Esino erano infatti
domiciliate presso il ristoro alpino “Bigallo” situato sotto la strada che conduce
in Ortanella, dove ospitarono numerosi sfollati dalle città lombarde.
Quel
ristoro era anche un punto di riferimento dei partigiani esinesi e liernesi per
il rifornimento di viveri e nonostante l’ingiunzione del comandante delle
brigate nere di Bellano di segnalare la presenza in loco di partigiani ciò non
avvenne mai. Al contrario, le tre sorelle Adamoli (Elide a Armanda avrebbero successivamente
abitato a Lierna) portavano i viveri in Ortanella, in posti concordati.
I
genitori di Italia, Elide e Armanda erano Margherita e Giovanni e dalla loro
unione erano nate altre due figlie, morte in tenera età.
Oggi
dunque per Italia, che ha otto nipoti e tredici pronipoti, e per i suoi
familiari è festa grande, perché così vuole il traguardo del secolo di vita.
Italia Adamoli con la figlia Franca (a destra) e la nipote Mary. |
Nonna Italia in una foto che la ritrae con la nipote Raffaella. |
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