Una lettera
accompagnata da una serie di fotografie. A inviarcele è Guerrino Orio e il suo
scritto e appunto i suoi scatti riguardano il cimitero di Mandello Lario.
Scrivo
per esprimere la mia indignazione per le condizioni in cui si trova il cimitero
di Mandello Lario. Innanzitutto una premessa: il personale addetto alla
manutenzione del camposanto non soltanto non ha nessuna colpa, ma anzi dimostra
di essere ben organizzato, volonteroso e per quanto di competenza è davvero da
lodare per l’impegno quotidianamente profuso.
Chiederei
invece che l’amministrazione comunale prendesse atto dei problemi esistenti, che
si protraggono ormai da qualche anno, e vi ponesse rimedio.
Non
si pensi soltanto alle grandi opere che portano voti! Penso ad esempio al previsto abbattimento
e alla ricostruzione della scuola “Sandro Pertini”, o all’annunciata riqualificazione
dei giardini pubblici a lago, già fatti e rifatti senza risultati apprezzabili.
Tornando
al cimitero, cosa dire della situazione dei colombari regolarmente allagati
dopo ogni temporale, o dopo qualche ora di pioggia? E del parcheggio
antistante, costituito complessivamente da una quarantina di stalli, alcuni dei quali in pratica riservati ai dipendenti della Moto
Guzzi che li occupano da mattino a sera? E dei tre pini marittimi le cui radici hanno ormai
divelto la sede stradale?
I
posti auto regolamentati con la sosta a disco orario sono una ventina, ma in quegli
stalli parcheggiano non soltanto coloro i quali si recano al cimitero ma anche
gli utenti del vicino presidio dell’Asl e magari i dipendenti della casa di
riposo, con il risultato che spesso e volentieri chi va a far visita ai propri cari non trova un posto dove lasciare l'auto.
Insomma
una situazione a mio giudizio inaccettabile e non degna di un paese civile.
Guerrino Orio (Mandello Lario)
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