Nel capoluogo il falò verrà acceso in "Poncia" a conclusione del corteo che partirà dal "Sacro Cuore", nelle due frazioni l'appuntamento è al parco della stazione e al campo sportivo
(C.Bott.) Fine gennaio, tempo di “ginèe”. A
Mandello Lario la tradizione si rinnoverà come ogni anno martedì sera per
iniziativa del Comune, del Gruppo amici della Protezione civile e dell’Istituto comprensivo “Alessandro
Volta”.
Il
fantoccio che simboleggia gennaio, almeno sulla carta il mese più freddo dell’anno,
verrà bruciato in “Poncia” a conclusione del corteo che, partendo dal sagrato
della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, toccherà via San Giovanni Bosco,
Palanzo, via Parini, via Battisti, via Nazario Sauro, nuovamente piazza Sacro
Cuore, via don Gnocchi, via Oliveti, via Risorgimento, via Manzoni, via Beata
Vergine del Fiume, via Maestri Comacini e i giardini pubblici. Un’avvertenza: i
minori dovranno essere accompagnati dai genitori.
Il
ritrovo al “Sacro Cuore” è fissato per le 20.15, la partenza del corteo alle 20.30.
Come
da tradizione, i falò del “ginèe” arderanno la sera di martedì 31 anche nelle frazioni
mandellesi di Olcio e Somana. A Olcio il rito dell’ultimo giorno di
gennaio sarà preceduto lunedì 30 da una “sfilata”, con grandi e piccoli che
porteranno in giro per le vie della frazione (con tanto di “tolle” e pentole al
seguito) appunto il fantoccio destinato a essere bruciato la sera successiva.
Domani,
dunque, il ritrovo è per le ore 20 presso l’oratorio, così come martedì, quando
il giro si concluderà al parco della stazione. Intorno alle 20.30 l’accensione
del falò. Vin brulé e thè caldo per tutti concluderanno la serata.
A
Somana, invece, martedì 31 l’appuntamento è al campo sportivo, dove è già
pronta la catasta su cui verrà collocato il “ginèe”. Anche in questo caso il
ritrovo è per le 20, con accensione del falò mezz’ora più tardi.
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