“Ora tu vuoi
dirci di continuare a crescere, a vivere nella sincerità, con allegria, con
generosità e nella positività, perché è proprio lì che continueremo ad
ascoltarti, a incontrare il tuo sorriso”
(C.Bott.) “La tristezza, la preoccupazione, la
capacità di comprendere, forse anche un po’ di rabbia. Questi e altri sentimenti simili li immagino emergere nei cuori
di chi ti ha voluto bene. Penso che ora tu voglia dirci di continuare a
crescere, a vivere nella sincerità, con allegria, con generosità e nella positività,
perché è proprio lì che continueremo ad ascoltarti, a incontrare il tuo
sorriso, un canto alla vita, un invito a vivere sempre e comunque il dono più
bello che ci è stato fatto, la vita”. Don
Agostino Frasson condivide con gli educatori, gli operatori, i volontari e i ragazzi di “Casa
don Guanella” il dolore per la morte di Dario Santorelli.Un
vuoto grande, quello lasciato dall’educatore di Correzzana scomparso a soli 48
anni dopo una malattia che non gli ha
lasciato scampo, nonostante tutto. Nonostante la sua voglia di vivere, nonostante
il suo coraggio, la sua grinta e la sua tenacia.
In questo e negli altri scatti fotografici di Ermanno Fanti una serie di momenti di vita di Dario Santorelli a "Casa don Guanella" e in cascina a Valmadrera. |
Una
bella persona, Dario, che nessuno potrà mai dimenticare. Un amico al quale la
comunità educativa lecchese e Cascina “Don Guanella” oggi vogliono dire “grazie”,
dal profondo del cuore. Lo fanno con alcuni versi di una canzone di Roberto
Vecchioni, L’ultimo spettacolo, un brano scritto dal cantautore milanese: “Sono
venuto per vederti andare… non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è
soli se non è mai venuto… se questa storia fosse una canzone con una fine mia,
tu non andresti via”.
E
un ultimo saluto: “Amico, il cielo è meraviglioso”.
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