Associazione culturale "Luigi Scanagatta" e Gruppo alpini danno rinnovato slancio a una tra le manifestazioni più tradizionali
(C.Bott.) Gli “ingredienti” di sempre, o per
meglio dire quelli che caratterizzavano la “giubiera” fino a prima della
pandemia. Aveva pensato il Covid, purtroppo, a cancellare l’appuntamento
dell’ultimo giovedì di gennaio sia nel 2021 sia lo scorso anno, ma
l’Associazione culturale “Luigi Scanagatta”, organizzatrice della
manifestazione in collaborazione con il Gruppo alpini, si è fatta trovare pronta
(come sempre, verrebbe da dire) per… ripartire e dare rinnovato slancio alla
tradizione.
Così
ieri, appunto ultimo giovedì di gennaio, Varenna e i varennesi hanno potuto
vivere la loro notte della “giubiera”.
Gli
“ingredienti”, si è detto, erano quelli consueti del chiassoso quanto
spensierato corteo per le contrade del paese (con latte, barattoli, pentole e
altri oggetti trainati da grandi e piccoli) e del ritrovo presso la sede dell'Associazione “Scanagatta”, in Contrada dell’Arco, per dare all’evento un tocco di condivisione
e convivialità, con dolci, torte, bevande e vin brulé a suggellare la piena
riuscita della manifestazione e con le belle canzoni proposte con bravura da
Giovanni Mellera a dare ulteriore brio alla serata.
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