Festa grande, alla "Sacra famiglia" a Regoledo di Perledo, per il compleanno (e che compleanno!) della esinese Italia Adamoli, che oggi compie 100 anni. Torte, sorrisi, sguardi felici ed espressioni "luminose" e soddisfatte per un traguardo davvero significativo. E ai ricordi di una vita lunga e assolutamente non banale è bello aggiungere un’altra testimonianza, quella dello storico esinese Valerio Ricciardelli, responsabile dell’archivio parrocchiale e
biografo di don Giovanni Battista Rocca, che così "racconta" Italia Adamoli.
Italia
Adamoli fu tessitrice arazziera nella Scuola di arazzeria del parroco don Rocca.
Il suo è un traguardo che riveste anche una particolare importanza, perché
consente di far rivivere un pezzo della memoria storica della prestigiosa
scuola degli arazzi di Esino Lario.
I
festeggiamenti per l’eccezionale compleanno non possono non ricordare anche i
tessuti artistici famosi, le forme, le loro composizioni e i colori a cui Italia
si è applicata come esperta tessitrice arazziera e poi maestra delle tirocinanti
nell’arazzeria esinese, che fu un’esperienza molto particolare nel contesto
delle arazzerie del Novecento.
La
passione per gli arazzi, Italia la coltivò e praticò anche dopo la chiusura
della scuola di Esino, nei primi anni Sessanta. Si fece realizzare un telaio,
sul modello di quello brevettato da don Rocca, dove - soprattutto in età
avanzata - produsse tanti piccoli tessuti artistici a beneficio di figli,
nipoti e amici.
Italia,
però, concorse in modo determinante alla produzione artistica dei capolavori
della scuola di arazzeria di don Rocca. Le opere realizzate sono tantissime e
molte di queste tessute partendo da bozzetti di artisti famosi. Talune sono conservate
presso collezioni private, altre sono esposte presso istituzioni pubbliche e
private.
Tra
i numerosi capolavori alla cui tessitura Italia concorse con ruolo importante è
da citare "La tonnara", di Aligi Sassu, un arazzo di 490x385
centimetri, oggi esposto nel Comune di Monticello Brianza, così come "Gli
emigranti", su disegno di Felice Casorati, arazzo di 180x380 centimetri
che dopo avere ornato un salone del transatlantico “Leonardo da Vinci” è oggi
esposto presso l’Ambasciata italiana a Berlino.
Anche
la realizzazione dei due bellissimi arazzi esposti nella chiesa parrocchiale di
Esino, che rappresentano sant’Antonio abate patrono dell’oratorio di Esino
Superiore e san Giovanni, patrono dell’oratorio di Esino Inferiore, sono stati
realizzati con il contributo determinante di Italia.
Ma
Italia è stata di grande aiuto anche alla ricostruzione della storia dell’arazzeria
esinese, un lavoro a cui si è dedicata con grande impegno e professionalità la
dottoressa Maria Taboga, responsabile del laboratorio di restauro degli arazzi
del Quirinale, con l’aiuto del sottoscritto.
Della
produzione artistica della manifattura esinese, a cui come detto concorse in
modo importante Italia, fu data grande testimonianza ancora in epoche recenti
nell’importante mostra dal titolo “Intrecci del Novecento - Arazzi e tappeti di
artisti e manifatture italiane”, organizzata preso la Triennale di Milano dal
12 settembre all’8 ottobre 2017.
Nel
bellissimo catalogo della mostra sono riportate le testimonianze dell’arazzeria
esinese, opere prodotte con la straordinaria maestria di Italia, che vogliamo
festeggiare con gratitudine perché l’eredità che ci ha voluto lasciare ci aiuta
a non dimenticare.
Valerio Ricciardelli
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