(C.Bott.) La benedizione degli animali sul
sagrato della chiesa, poi l’incanto dei canestri nel cortile della scuola
dell’infanzia e in serata l’ultimo atto degli appuntamenti gastronomici che fin
da giovedì avevano riscosso grande successo e unanime apprezzamento.
A
Crebbio cala il sipario sull’edizione 2023 della festa patronale di
Sant’Antonio, la prima dopo il biennio contrassegnato dalla pandemia. L’attesa
era dunque ancora più grande e le aspettative non sono andate deluse.
Nella
frazione di Abbadia Lariana in tanti, ieri pomeriggio, si erano dati
appuntamento all'esterno della parrocchiale per il tradizionale rito della
benedizione degli animali. C’erano cani di varie razze e di ogni taglia, dalle
più piccole a quelle grandi. Ma c’erano anche un asinello, una mucca, una
pecora e, ammiratissimi da tutti, tre meravigliosi esemplari di alpaca.
Prima
di impartire la benedizione il parroco, don Fabio Molteni, non ha mancato di
sottolineare come sia la fede a ispirare e a guidare anche questa singolare
tradizione e ha sollecitato i presenti a nutrire lo spirito e a manifestare
l’amore in modo convinto e consapevole, “in un mondo - ha detto - in cui regna
sempre più l’indifferenza”.
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