Il coro dell'istituto scolastico "Alessandro Volta" ieri sera nella chiesa parrocchiale di Crebbio. |
(C.Bott.) “E’ una scommessa portata avanti dalla nostra scuola, che crede molto in questa iniziativa. Ed è una scommessa che sta dando ottimi risultati per l’impegno con cui il docente Alessandro Milesi cura la preparazione di questi allievi e per la dedizione che le ragazze e i ragazzi mettono in questa loro sfida”.
E’ racchiusa nelle parole del dirigente scolastico Massimiliano Craia l’efficacia educativa e formativa della proposta che sta trovando terreno fertile proprio alla scuola secondaria di primo grado “Alessandro Volta” di Mandello Lario, dove oltre trenta allievi affiancano all’attività che li ha portati a costituire un vero e proprio coro anche l’educazione all’ascolto della musica.
Ascolto e vocalità, appunto, ma anche dizione e lettura musicale. E la capacità di proporre con bravura canti sacri e musica colta, “che taluni - come ha sottolineato sempre il professor Craia - ritengono a torto non adatti a ragazze e ragazzi di quell’età, capaci invece di affrontare sacrifici tutt’altro che scontati”.
Se ne è avuta la conferma ieri sera nell’elevazione musicale proposta nella chiesa parrocchiale di Crebbio nella ricorrenza patronale di Sant’Antonio.
L’applaudita esibizione del coro della media “Volta” è stata preceduta da quella di sette giovanissimi allievi della scuola di musica “San Lorenzo”, cresciuti musicalmente sotto la guida dei docenti Emanuela Milani, Fatih Murat Belli e Anna Camporini.
Ad aprire la serata i flauti traversi di Sofia Mellesi, Lucia Benedetta Missaglia e Letizia Milani. Alle loro esibizioni sono seguite quelle alla chitarra di Pietro Boe e Cecilia Alegria, che hanno poi passato l’ideale testimone a Giovanni Gaddi e Angela Del Pozzo, che al violoncello hanno eseguito la Sonata numero 6 di Benedetto Marcello e la Sonata numero 1 di Giovanni Battista Cirri. Alla fine consensi e applausi convinti per tutti.
Archiviato l’evento musicale coinciso appunto ieri sera con la ricorrenza liturgica del santo patrono, domani sera a Crebbio si alzerà il sipario sulle serate gastronomiche e in particolare sulla polenta oncia, “regina” incontrastata della festa anche nella serata successiva (unitamente peraltro ad altre specialità gastronomiche, a partire dagli involtini di Sant’Antonio e dalla trippa, fino alla “meascia”) così come sabato 21. Domenica 22, poi, la cucina sarà in funzione pure per il pranzo.
Bravi, bravi, bravi !!!
RispondiEliminaSia i maestri che gli allievi.
Meno male che c'è ancora qualcuno che pensa alla cultura e non alla politica. (Consigli comunali dei ragazzi di scuola).