(C.Bott.) In attesa
della “giubiera”, che dopo lo stop imposto dalla pandemia la sera di giovedì 26
gennaio tornerà ad animare le contrade di Varenna, venerdì 20 alle ore 21,
presso la sede dell’Associazione culturale “Luigi Scanagatta” in Contrada dell’Arco,
si terrà una conferenza sul tema “Brüsa la nocc. Tracce di un passato
astronomico lontano”. L’astrofisico Davide Trezzi racconterà come i fenomeni
astronomici hanno determinato la misurazione del tempo tra riti e festività.
Poi il 26
gennaio, ultimo giovedì del mese, l’appuntamento sarà come detto con la “giubiera”,
tradizione che si presume risalga al periodo romano.
Forse anche le antiche feste sementine del calendario latino, che ricorrevano
sul finire di gennaio, hanno avuto una loro parte nella genesi di questa
tradizione che mescola il culto di Giove (da qui la celebrazione di giovedì)
con le feste delle sementi. Infatti Giove era venerato anche come protettore
dell’agricoltura.
La tradizione nei nostri territori risale quindi ai
tempi remoti delle colonizzazioni etrusche e romane. Qualcosa come due millenni
addietro, in cui si celebrava questo rito pagano con lo scopo di propiziare una
buona primavera per avere raccolti abbondanti.
La fine della stagione fredda e l’avvicinarsi del
momento della rinascita primaverile erano accolti con giubilo. Da qui il
termine “giubiera”. In seguito il rito si trasformò in una festa rumorosa per
scacciare l’inverno. Anticamente si trascinavano le catene dei camini, sporche
di fuliggine, per le contrade del paese fino alla loro totale pulizia.
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