Sul palco del "De André" ieri sera anche gli studenti delle Superiori per ricevere le borse di studio dell'amministrazione comunale
(C.Bott.) Solidarietà, disponibilità, senso del
dovere e intraprendenza. E’ racchiuso in questi concetti il senso delle civiche
benemerenze consegnate ieri al teatro “Fabrizio De André” dall’amministrazione
comunale di Mandello Lario. Una cerimonia carica di significati, accompagnata
dall’attribuzione delle borse di studio agli allievi che nell’anno scolastico
2021-2022 hanno frequentato con profitto le Superiori, testimoniando con i
risultati ottenuti la volontà di fondare proprio sull’apprendimento la “costruzione”
del loro futuro.
Una
serata non soltanto di riconoscimenti ma anche di musica, con il Coro Sol Quair
a proporre canti gospel e spiritual, oltre a una serie di brani di ispirazione
natalizia. Insomma un appuntamento che ha offerto al folto pubblico che vi ha
assistito spunti di riflessione e momenti gioiosi, con il maestro Giuseppe
Caccialanza che non ha mancato di coinvolgere a più riprese gli spettatori.
L’atto
iniziale della serata è stato rappresentato dalla consegna delle benemerenze
attribuite per gli anni 2020, 2021 e 2022. Per il 2020 a ricevere l’attestato
sono stati il Soccorso degli alpini, Francesco Gala (scomparso nel marzo 2021) e
il Gruppo comunale di Protezione civile.
I
primi a salire sul palco sono stati i componenti del consiglio direttivo del
servizio di pronto intervento intitolato al tenente Gildo Molteni con il loro
presidente Giancarlo Alippi. Sincero il suo “grazie” a chi, più di 40 anni fa,
firmò l’atto costitutivo del Soccorso, dunque a Luigi Conato, Lorenzo
Compagnoni e Aldo Zucchi. Poi ai volontari, costantemente e umilmente - nel
rispetto del motto del Soccorso - al servizio delle cittadinanze dei comuni di
Mandello, Abbadia Lariana e Lierna.
Espressioni
di riconoscenza per l’attribuzione della benemerenza a Francesco Gala sono
state espresse dai suoi familiari (“ha incoraggiato nostro nipote Andrea nel
suo percorso scolastico e ora lui è alla vigilia della laurea”, ha detto la
moglie Irene) e dal team di “Digimedia”, mentre Valter Mariani, coordinatore
della Protezione civile mandellese, ha ricordato il cammino del gruppo
comunale, iniziato nel 1996 dopo un incendio in Gardata e proseguito con una
serie di azioni e iniziative che hanno portato i volontari a intervenire anche
in zone terremotate.
E’
stato poi il turno dei riconoscimenti datati 2021, che hanno premiato
l’Archivio comunale della memoria locale, Nello Scenini e la congregazione
delle suore della carità di “Santa Giovanna Antida”, che fin dal 1921 accolgono
presso il loro istituto scolastico i bambini di Mandello e del territorio
circostante.
Simonetta
Carizzoni, presidente dell’Archivio entrato di recente a far parte del Sistema
museale della provincia di Lecco, ha sottolineato il percorso avviato
dall’associazione nel 2006 e contrassegnato dalla realizzazione di otto
itinerari e dalla pubblicazione di diciotto “Quaderni”, annunciando di voler
dedicare ai soci scomparsi il riconoscimento ricevuto.
“Il
Cai mi ha fatto conoscere le nostre montagne, mi ha fatto imparare ad amarle -
ha detto dal canto suo Nello Scenini, classe 1927, alpino e da molti anni prezioso
riferimento per svariate iniziative portate avanti proprio dal Cai - e mi ha
anche invogliato a svolgere tanti lavori lungo i sentieri quotidianamente percorsi dagli escursionisti”.
E’
toccato quindi a suor Giovanna Morstabilini, dirigente scolastico e coordinatrice
didattica dell’Istituto “Santa Giovanna Antida”, rivolgere un grazie sincero alla
comunità educante e dare lettura del messaggio inviato per l’occasione da suor
Anna Maria Senatore, superiora provinciale delle Suore della carità, prima che
sul palco salissero i benemeriti di questo 2022: l’alpinista Mario Panzeri,
conquistatore di tutti i 14 “ottomila” della Terra, i medici di famiglia
associati di Mandello e Angelo Luigi Venini.
Panzeri
ha detto che per lui il riconoscimento sarà uno stimolo in più per vivere e
affrontare nuove avventure, mentre il pensiero dei medici è andato al dottor
Gianpaolo Bonacina, scomparso nell’aprile 2019 (sul palco c’era sua moglie
Cristina), e a tutti i loro colleghi che hanno affrontato tra difficoltà e
incertezze il lungo periodo della pandemia di Covid-19. “Hanno dato tutto - ha
detto il dottor Marino Lafranconi - e qualcuno dal proprio studio medico è
finito in Rianimazione”.
Impossibilitato
a essere presente perché in ospedale, Angelo Luigi Venini, precursore dell’era
dei media che con la sua telecamera ha immortalato oltre vent’anni di storia
locale, è stato rappresentato dal figlio Mirko.
Poi
spazio alla musica e alle belle voci dei “Sol Quair”, che hanno
significativamente introdotto il concerto con il canto del Padre nostro in lingua africana. A fine serata l’esecuzione di Astro del ciel - Stille Nacht
accompagnata dal pubblico in sala. Fuori, ad augurare alla cittadinanza liete
festività erano l’albero e la cometa accesi proprio da ieri sera sulla cima del
monte Manavello. E nessuno ha rinunciato a uno sguardo all’insù.
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