(C.Bott.) Quintetto di fiati “Gianni Rodari” sul
palco del teatro “Fabrizio De André” di Mandello Lario, mercoledì 14 dicembre alle
16.30. Gruppo alpini e amministrazione comunale si apprestano così a scrivere un
nuovo capitolo dell’ideale libro degli eventi destinati ad accompagnare grandi
e piccoli incontro al Natale.
Grandi
e piccoli, appunto. Il concerto di domani pomeriggio si annuncia in effetti coinvolgente
sia per bambini e ragazzi sia per gli adulti, non soltanto per la spiccata
professionalità dei musicisti che compongono il quintetto ma altresì per il
programma proposto, che comprende brani di grandi compositori quali Nicola Piovani,
Ennio Morricone e Nino Rota e filastrocche musicali di Gianni Rodari, scrittore,
pedagogista e poeta originario di Omegna, sul Lago d’Orta.
Il
Quintetto di fiati “Gianni Rodari” (flauto, oboe, clarinetto, corno e fagotto) si
è costituito nel 1999 per iniziativa di cinque musicisti professionisti per i
quali nulla ha un valore come il sorriso e la curiosità di un bambino. Da qui
la scelta di intitolare il loro gruppo a uno tra i più grandi scrittori per
l’infanzia del Novecento che proprio ai più piccoli ha dedicato gran parte
della sua vita. La denominazione di Quintetto Rodari è stata possibile grazie all’autorizzazione
ottenuta direttamente dalla famiglia dello scrittore. Sulla
sua straordinaria scia, il quintetto ha messo a frutto la sua vocazione didattica
in una pluriennale attività.
Il
repertorio del quintetto comprende due tipologie - la fiaba musicale, con voce
recitante, e la lezione concerto, spesso concatenate tra loro - e varia dai più
celebri compositori quali Bach, Mozart e Beethoven fino alla musica per cartoni
animati e film.
Nel
settembre 2020 la favola rodariana L’uomo che rubava il Colosseo, musicata dal
compositore Marco Tamanini, è stata messa in scena in occasione delle Giornate
europee della cultura nell’importante cornice storico-culturale del Colosseo di
Roma.
In
seguito il quintetto di fiati ha avuto modo di far conoscere a livello nazionale
la sua storia e il suo operato grazie a un’intervista trasmessa da Rai Radio3
Suite.
Fondamento
e asse portante di ogni incontro, accanto alla musica, è l’interazione
stimolante e divertente tra i musicisti e i giovani spettatori, in modo da far
sentire questi ultimi parte attiva e non passiva, pungolando la loro curiosità
e intelligenza e suscitando la voglia di un successivo approfondimento
personale nel meraviglioso mondo dei suoni.
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