(C.Bott.) Originario di Lierna, ha 65 anni e da
quattro decenni abita a Mandello Lario. Sposato e padre di due figli, è
informatico di professione. Da sempre coltiva la passione per il legno e la
manualità è un elemento che lo contraddistingue.
Così
Giorgio Panizza, in arte “Giorso”, dopo aver partecipato casualmente nel 2015 ad
alcuni corsi di intaglio, ha scoperto il "suo" mondo e da allora, è il caso di
dirlo, non si è più fermato e, con differenti gradi di maturazione manuale e
tecnica, ha realizzato una settantina di opere in legno (“tutte regalate -
specifica - a eccezione di quelle che ho tenuto per me”).
Lo
scorso anno ha tenuto la sua prima personale a Cascina don Guanella di
Valmadrera, facendo registrare 250 presenze in un solo giorno, e quest’anno è
arrivato l’invito da parte del sindaco di Ello, Elena Pirovano, ad allestire una
mostra.
Detto
e fatto. Giorgio Panizza esporrà presso la sala consiliare del comune dell’Oggionese, in via de Vecchi, sabato 17 e
domenica 18 dicembre. Domani
la mostra potrà essere visitata dalle 15 alle 18, mentre domenica vi si potrà
accedere anche al mattino dalle 9.30 alle 12.30, oltre che al pomeriggio sempre
dalle 15 alle 18 (alle 16 di sabato e alle 11 di domenica sono previsti due
incontri con l’artista).
“Questa
mostra - scrive la curatrice, Chiara Tagliabue - è nata da “piccole spinte” di
chi ha visto in Giorgio il crescere e l’evolversi di questa passione per la
lavorazione del legno. Se all’inizio il suo approccio era soprattutto un modo
per “affrontare una sfida” nella realizzazione di sculture e bassorilievi, con
il passare del tempo ha assunto sempre più i connotati del “desiderio di realizzare,
creare e raccontare”. Ha lasciato sempre più spazio e libertà alle idee e alle
sue ispirazioni di concretizzarsi verso la scultura per descrivere, senza
parole, il suo bisogno di esprimere le proprie emozioni e non è un caso se nel
tempo le sue opere si sono ampliate: in dimensioni, in complessità e
nell’intensità dei loro significati”.
“Chi
visiterà la mostra avrà modo di osservare anche opere molto intime e profonde -
aggiunge - Le semplici didascalie hanno il compito di aiutare a leggere oltre
all’aspetto esteriore, oltre ai colori, oltre alle forme e al profumo del
legno, quale intensa passione ha “guidato” le sgorbie nelle mani di Giorgio. Tutto
quello che il nostro amico ha realizzato, dal 2015 a oggi, era semplicemente
nascosto e assopito. Gli incoraggiamenti e le giuste guide da parte dei maestri
di quest’arte, le tecniche e i trucchi imparati lo hanno aiutato a “liberarsi”
per realizzare una varietà di sculture in legno che spaziano tra soggetti,
ambientazioni, forme, essenze ed emozioni interiori”.
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