Don Luigi Stucchi nel 2015 all'housing "casa della provvidenza" della Cooperativa "Solleva" alla Rocchetta di Airuno. |
(C.Bott.) Fino al 2007 ha abitato a Mandello
Lario per poi trasferirsi a Brivio. Lui, Luigi Gasparini, ha conosciuto bene monsignor
Luigi Stucchi, il vescovo ausiliare della diocesi di Milano ed ex direttore del Resegone
scomparso la scorsa notte al “San Raffaele” di Milano all’età di 81 anni.
“Lo
incontrai per la prima volta nel 1978 - dice - e l’anno successivo andai con
lui in vacanza a Roma, dove don Luigi ebbe l’opportunità di celebrare una messa
sulla tomba di papa Paolo VI. Da allora la nostra amicizia crebbe e si
consolidò, favorita anche dal fatto che per cinque anni, dall’80 all’85, ebbi
modo di collaborare al settimanale cattolico lecchese da lui diretto”.
I
ricordi di Gasparini, presidente della Cooperativa “Solleva” che opera nel
Meratese nel campo della promozione sociale e culturale e che si prefigge di
promuovere la solidarietà attraverso iniziative rivolte a persone svantaggiate,
si legano poi a una serie di incontri. Gli ultimi, in ordine di tempo, quelli alla
Rocchetta di Airuno e al santuario della Madonna della Rocchetta a Paderno d’Adda.
E' il 2017. Monsignor Stucchi al santuario Madonna della Rocchetta di Paderno d'Adda con il parroco don Egidio Moro e lo storico custode Fiorenzo Mandelli. |
“Monsignor
Stucchi vi venne in visita per salutare gli ospiti della struttura e si
intrattenne amichevolmente con loro - dice - Più di una volta, poi, sono andato
a trovarlo nell’istituto dove lui era ospite e non sono state rare le occasioni
in cui ho avuto modo di pranzare con lui e di scambiare quattro chiacchiere in
libertà”.
“Avremmo
dovuto rivederci lo scorso 7 dicembre - conclude Gasparini - ma purtroppo il
peggioramento delle sue condizioni di salute ci costrinse a rinviare quell’incontro.
Di lui ricorderò in particolare la saggezza e la capacità di trasformare ogni
occasione in un gesto d’amore”.
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