Da alcuni anni abitava
in Ortanella dopo aver vissuto a Mandello Lario. Fu assessore ai Servizi
sociali del Comune di Lecco e attivamente impegnato sul fronte della solidarietà. Indimenticabile la sua passione per i rally
(C.Bott.) E’ morto questa notte nella sua casa in
Ortanella, la località del comune di Esino Lario dove viveva da cinque anni
dopo aver sempre abitato a Mandello Lario, dove esercitava tuttora l’attività
imprenditoriale nella sua azienda meccanica in via Petrarca.
Carlo
Invernizzi, classe 1952 (aveva tagliato il traguardo dei 70 anni lo scorso 21
settembre), era conosciuto per le molteplici iniziative da lui intraprese nel
corso degli anni in vari campi: dalla politica alla cultura, dallo sport allo
svago. E per la sua spiccata sensibilità nei confronti dei soggetti più fragili
e di chi si vedeva costretto ad affrontare situazioni di difficoltà.
Già
assessore ai Servizi sociali al Comune di Lecco, aveva fatto parte del
consiglio di amministrazione degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi.
Con
la sua compagna Luciana - che nel 1986 gli aveva dato un figlio, Edoardo - era
stato attivamente impegnato nell’Asfat, l’associazione di solidarietà alle famiglie
di tossicodipendenti, e nel laboratorio “Artimedia”, che fa parte di una rete
di servizi socio-educativi e socio-sanitari rivolta a persone adulte con
disabilità.
A
Mandello sono in molti a ricordare la determinazione con la quale Invernizzi
portò avanti le iniziative intraprese dal GAP, sodalizio che si era costituito
con l’intento di ripristinare attività e manifestazioni che da tempo non
venivano più organizzate, a partire dal ginèe
e dalle sfilate di Carnevale e della vigilia di Natale.
Invernizzi
era molto legato anche al mondo dei motori e in particolare a quello dei rally.
Questa sua grande passione lo aveva portato a disputare una serie di gare nel
ruolo di navigatore di Roberto Teruzzi, promettente pilota di Abbadia Lariana tragicamente
scomparso proprio in un incidente automobilistico.
Sempre
in ambito sportivo era stato per qualche tempo dirigente dell’Associazione sportiva
dilettantistica “Lecco Calcio 5”.
Quella
di Invernizzi è stata una famiglia stimata. I suoi genitori - mamma Graziella e
papà Edoardo - risiedevano a Lecco in rione Bonacina e di suo padre sono in
molti, ancora oggi, a ricordare il suo instancabile impegno a
favore dell’Avis.
Chi
volesse rendere omaggio a Carlo Invernizzi può farlo fino alle 10 di sabato 3
dicembre presso la casa funeraria Galli, in via della Pergola 55 a Lecco.
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