In piazza Leonardo
da Vinci il flash mob con le ragazze di “Fattore danza”. E Adele dice: “Aiutiamo
e sosteniamo chi trova la forza di denunciare ciò che subisce”
di Claudio Bottagisi
E’
un unico colore, il rosso, ad “accendere” Mandello Lario nella serata della
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Rossa è la panchina voluta e inaugurata in piazza Leonardo da Vinci dal
consiglio comunale dei ragazzi, rossa è la tonalità di cui si tinge la facciata
del municipio al calar della sera. Rosse sono le felpe e le maglie indossate
dalle ragazze della scuola “Fattore danza” di Daniela Baj protagoniste del flash mob organizzato dall’amministrazione comunale per “celebrare” il 25 novembre. Rossi sono i cartelli mostrati al pubblico a inizio serata dalle stesse ragazze.
Sono nove e su ciascuno è riportata una frase che richiama immediatamente il significato
della giornata e un’emergenza purtroppo difficile da eliminare. E rosso è anche il nastro esposto dalla polizia locale sulle proprie auto di servizio.
Momenti
e azioni che fanno riflettere e che si propongono di accrescere la sensibilità
nei confronti di una tematica drammaticamente attuale. E’ Doriana Pachera,
assessore comunale alle Pari opportunità, a sottolinearlo prima che Gabriel El Seisy,
14 anni, sindaco dei ragazzi, ricordi l’importanza di “dedicare” una panchina
rossa alle donne vittime di violenza. “E’ un gesto che ci è sembrato da subito
molto significativo”, dice a nome del consiglio comunale dei ragazzi.
La
panchina viene scoperta e una ragazza legge la frase che vi è riportata. E’ di
Frida Kahlo, pittrice messicana dalla vita travagliata, e recita: “Se con un tacco ti vedi più alta, con l’amore
per te stessa ti vedrai immensa”. Mandello applaude. E lo prolunga, l’applauso,
per accogliere Adele, giovane donna vittima di violenza. Da lei subito un
appello: “Non bisogna aver paura di denunciare e occorre essere consapevoli che
anche dalle situazioni più difficili si può uscire”.
Ricorda
poi, Adele, che da inizio 2022 fino allo scorso 20 novembre sono state uccise in
Italia 104 donne, 52 delle quali dal proprio partner, o ex partner. Cento erano
state uccise nel 2021 in una relazione di coppia o in famiglia e altre 103 l’anno
precedente.
C’è
un numero, però, da non dimenticare: è il 1522, il numero anti violenza e
stalking. E ce n’è un altro, da annotare: è lo 0341-36.34.84, il numero di “Telefono
donna Lecco”, associazione costituita nel 1988 con l’obiettivo di sostenere
le donne vittime di maltrattamenti e abusi che vogliono uscire dalla
spirale di violenza in cui sono finite.
Adele
dice: “Telefona donna è un aiuto prezioso nella ricerca di un percorso verso l’autonomia
personale e per sensibilizzare ed educare al rispetto di sé e degli altri. Da gennaio
di quest’anno allo scorso ottobre sono 82 le donne che si sono rivolte a questa
associazione, 54 delle quali italiane e 28 straniere”. Infine
un appello rivolto a tutti: “Aiutiamo e sosteniamo le donne quando trovano la
forza di denunciare quanto hanno subìto”.
Quindi
un ammonimento dal sindaco, Riccardo Fasoli (“la prima violenza degli uomini è
quella delle parole”), prima che a entrare in scena sia il flash mob “Nemmeno
con un fiore” delle ragazze di “Fattore danza”, che in breve tempo coinvolgono a
ritmo di musica buona parte dei presenti.
In
piazza Leonardo da Vinci ci sono anche gli alpini, che offrono vin brulé,
caldarroste e un the caldo. E stasera alle 21 al teatro comunale “Fabrizio De
André”, con ingresso libero, c’è Barbablù 2.0 - I panni sporchi si lavano in
famiglia su testo di Magdalena Barile. Sulla locandina dello spettacolo
teatrale appesa poco distante dalla panchina appena inaugurata c’è una giovane
attrice di rosso vestita. E sul monumento a Carlo Guzzi qualcuno ha appoggiato
una scarpa. Rossa, naturalmente. Già, un altro richiamo al colore di chi vuol
dire “no” alla violenza contro le donne.
Nessun commento:
Posta un commento