(C.Bott.) Mandello Lario piange Enrico Lafranconi. Un lutto che addolora l’intera
comunità e che colpisce in particolare il mondo della montagna, la sua grande
passione. Di più, per lui un grande amore.
Era l’11 gennaio di quest'anno quando Enrico, nato l’11 luglio 1952,
si era gravemente ferito mentre stava tagliando la legna nei pressi di un
casolare appena sopra l’abitato della frazione mandellese di Rongio. Immediato l’intervento
di un’ambulanza e dell’elisoccorso, poi il trasporto all’ospedale “San Gerardo”
di Monza. E l’inizio di una interminabile battaglia che ora purtroppo
Enrico ha perso.
La montagna, si è detto, era il suo mondo. Istruttore di
roccia della scuola di alpinismo del gruppo Corvi, aveva fatto parte del
Soccorso alpino e in ripetute occasioni aveva prestato servizio sull’eliambulanza
del “Sant’Anna”.
Sposato con Sonia Gaddi, era padre di Michela. All’inizio
dello scorso ottobre era stato trasferito agli Istituti riuniti “Airoldi e
Muzzi” di Lecco dopo un lungo peregrinare per vari ospedali e strutture: al “San
Gerardo”, come detto, poi a Carate Brianza, quindi a Lecco e ad Albese.
Pochi giorni dopo il suo ricovero all’“Airoldi e Muzzi”
aveva tagliato il traguardo dei 40 anni di matrimonio, ricorrenza che era stata
ricordata all’interno della struttura lecchese che lo ospitava con un semplice quanto
sentito momento di festa.
Enrico Lafranconi, che prima del matrimonio aveva
vissuto a Rongio e che aveva preso parte a spedizioni alpinistiche in Tibet e
in Patagonia, era consigliere del Consorzio Alpe di Era.
I funerali si svolgeranno lunedì 21 novembre alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale del "Sacro Cuore".
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