(C.Bott.) Festeggia oggi il compleanno ed è, va
detto subito, un compleanno non banale. Sulla torta, il mandellese Enrico Bonfanti
spegne infatti ben 97 candeline.
Di
lui poco più di un anno fa (era l’ottobre 2021) ci si era occupati in occasione
dell’inaugurazione del nuovo giardino della casa di riposo di Mandello Lario.
Uno spazio verde dove trascorrere momenti piacevoli e dove incontrare familiari
e visitatori, ma anche dove ammirare una vegetazione rigogliosa e godere della
bellezza di piante e fiori.
A
coprire le spese che si erano accompagnate alla realizzazione di quel giardino,
che andava ad abbellire esternamente la Rsa di via degli Alpini, erano stati proprio
Enrico Bonfanti e sua moglie Angela. “Adesso la casa di riposo ha un’oasi di
pace in più”, aveva detto Bonfanti, che aveva aggiunto: “Questo giardino porta
i nostri nomi di battesimo, ma noi vogliamo dedicarlo a mia madre Maddalena, a
mio padre Giulio e ai genitori di Angela, Francesca e Antonio”.
Bonfanti
non disdegna neppure la scrittura. Non a caso nella primavera di due anni fa (erano
le settimane del lockdown e dell’emergenza
sanitaria) aveva partecipato al concorso a premi indetto dal centro diurno
comunale “Giorgio e Irene Falck”, che aveva chiamato gli abituali frequentatori
della struttura a preparare uno scritto, una poesia, una filastrocca o un
disegno per raccontare sensazioni e stati d’animo di quel periodo così
particolare.
Enrico Bonfanti e sua moglie Angela lo scorso anno all'inaugurazione del nuovo giardino della casa di riposo di Mandello. |
Lui,
l’Enrico, non si era accontentato di partecipare, ma quel concorso l’aveva
anche vinto con un testo in cui aveva ricordato in particolare due date del 1945
- il 25 aprile e il 1° maggio - e i festeggiamenti con la banda, di cui lui
faceva parte, per le strade di Mandello per la fine del regime fascista.
“L’Italia è a pezzi - aveva scritto - bisogna ricominciare, non c’è più nulla.
E dal nulla. Oggi invece c’è di tutto e di più, ma il 1° maggio 2020 sono in
casa perché c’è il virus”.
“Ora
faccio una riflessione - aggiungeva Bonfanti - Abbiamo una marea di scienziati che
sanno tutto e di tutti, una marea di futuristi che ti prevedono ogni cosa che
verrà tra un sacco di anni. Non hanno però previsto una cosa che non si vede e
che in due mesi ha cambiato tutto il mondo”.
Da
quei giorni sono passati più di due anni e oggi, 15 novembre, Bonfanti festeggia
come detto il suo novantasettesimo compleanno. Augurissimi, Enrico!
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